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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2011 alle ore 13:00.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2011 alle ore 10:04.

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Workshop the European House - Ambrosetti Nella foto L'intervento in videoconferenza di Giorgio Napolitano. LaPresseWorkshop the European House - Ambrosetti Nella foto L'intervento in videoconferenza di Giorgio Napolitano. LaPresse

Unità d'intenti, impegno comune e sostanziale rispetto della stabilità. Intervendendo in videocollegamento al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolinea l'importanza di sostenere la manovra bis: è necessario un «impegno comune» di maggioranza e opposizione per approvare al più presto la manovra bis in Parlamento. In gioco c'è la stabilità del Paese, ma anche il futuro dell'euro, che è «nell'interesse di tutti salvaguardare», come «rafforzare le possibilità di crescita sostenibile in un periodo di pesanti incognite per l'economia mondiale».

L'urgenza della nuova governance economica europea
Per uscire dalla «criticità» di questo momento il presidente della Repubblica auspica che sia varato presto «entro il semestre di presidenza polacca europea il pacchetto di governance economica» così come le misure anti crisi. E questo «senza incertezze e riserve tali da produrre instabilità» con seguenti problemi alla Bce.
A proposito di Bce - in sala a Cernobbio si trova anche il suo presidente, Jean Claude Trichet - Napolitano è tornato ad allontanare l'ombra delle imposizioni dall'esterno, facendo eco al «commissariamento» evocato dall'opposizione quando la Banca inviò una lettera "di indirizzo" al Governo: «Facciamo e faremo quel che dobbiamo per ridurre il debito», in ossequio agli impegni europei e «non in obbedienza a particolari imposizioni dall'esterno».

«La salvaguardia dell'euro è nell'interesse di tutti»
Certo, ha proseguito il capo dello Stato, l'Italia ha fatto «scelte coraggiose come la rinuncia all'autorità monetaria» e l'ingresso nell'euro. Ma altre scelte sono «mancate»: per esempio, «si è ritardato ed esitato ad affrontare il vincolo che doveva essere allentato e sciolto dell'indebitamento pubblico. La conseguenza - ha quindi aggiunto il Capo dello Stato - è che «nei 10 anni dall'ingresso dell'euro» si è sentito questo peso. Nello stesso periodo, ha proseguito riferendosi all'Italia, «la crescita è rallentata fino al ristagno».

Ragionare sul pareggio di bilancio oltre la legislatura
Uno degli obiettivi più urgenti è raggiungere il pareggio di bilancio: «Sono convinto che sia essenziale che vengano confermati e quindi tradotti in fatti concreti gli obiettivi del decreto di agosto che si riassumono nel raggiungimento del pareggio di bilancio già nel 2013. Lo ritengo essenziale e ho fiducia che a ciò si attengano tutti. In questo momento nessuno, neanche nell'opposizione, mette in dubbio che si debba raggiungere quell'obiettivo», ha detto poi il presidente della Repubblica, sottolineando che la misura «richiede uno sforzo nei prossimi anni». E' pertanto necessario ragionare in prospettiva, oltre la fine della legislatura. «Dobbiamo portare avanti una prospettiva coerente che vada al di là dell'avvicendarsi dei Governi e dei turni elettorali. Non possiamo ragionare in termini di 3 settimane ma nemmeno di 20 mesi». Ci vogliono insomma «scelte salde e di medio e lungo termine.

Serve chiarezza d'intenti, le oscillazioni sono nocive alla nostra credibilità
«Occorre che vengano, ora e nel prossimo futuro, da parte italiana, chiarezza e certezza d'intenti e risultati, al di là di ogni oscillazione nociva alla credibilità degli orientamenti e dei comportamenti del paese», ha proseguito Napolitano, riferendosi al complesso iter della manovra bis.
«Altrimenti - ha ammonito il capo dello Stato - si finirebbe per cadere in situazioni in cui il nostro paese vede riemegere e pesare su di sé antiche diffidenze».

«Finché il Governo ha la fiducia non posso sovrappormi ad esso»
«Finché c'è un Governo che ha la fiducia del Parlamento, comunque agisca, io non posso sovrappormi non solo di fatto, ma nemmeno con l'idea di un Governo diverso», ha aggiunto Napolitano. Il presidente della Repubblica, rispondendo a una domanda su un eventuale Governo tecnico, ha sottolineato che «il Capo dello Stato non interviene a formare un governo se ce n'è uno in carica che ha la fiducia della maggioranza del Parlamento».«Quello che posso fare - ha sottolineato - è ogni sforzo perchè pur nell'attuale situazione di contrapposizione tra maggioranza e opposizione e tensione tra forze politiche e sociali si realizzi un clima di maggiore confronto».

Nuovo appello di Trichet: «Essenziale la diminuzione del debito»
In uno scambio di battute con Napolitano, il presidente della Bce ha poi confermato che «è essenziale che l'obiettivo annunciato di diminuzione del debito sia pienamente confermato e implementato». Trichet ha sottolineato che «la Bce e il sistema europeo come un tutt'uno, includendo anche la Banca d'Italia», considerano che le misure dell'ultima manovra, annunciate dal Governo il 5 agosto, sono «estremamente importanti per la riduzione rapida del debito pubblico italiano e per migliorare la flessibilità dell'economia italiana». «Questo è decisivo - ha concluso - per consolidare e rinforzare la qualità e la credibilità della strategia italiana e della sua affidabilità creditizia». (Ch. B.)

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