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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2011 alle ore 10:40.

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Ribelli e lealisti cercano una tregua a Bani Walid (Reuters)Ribelli e lealisti cercano una tregua a Bani Walid (Reuters)

Ci sarebbe anche Muammar Gheddafi a bordo di un convoglio militare libico giunto oggi in Niger, fa sapere una fonte militare. «Ho visto un eccezionale e vasto numero di mezzi e blindati entrare ad Agadez da Arlit e muoversi verso Niamey» ha spiegato la fonte dell'esercito del Niger. «Ci sono voci insistenti sulla presenza di Gheddafi e di uno dei suoi figli a bordo del convoglio» ha aggiunto la fonte.

Un'altra fonte del governo nigerino aveva fatto sapere che alcuni esponenti del regime di Gheddafi avevano già attraversato il confine domenica scorsa. Tra questi ci sarebbe stato anche il capo della sicurezza interna, Mansour Daw, che in precedenza si trovava con i lealisti a Bani Walid. Intanto il portavoce dell'ex rais, Moussa Ibrahim, continua ad assicurare che il colonnello gode di «eccellente salute», che il suo «morale è alto» e che i lealisti stanno «pianificando e organizzando la difesa della Libia».

Accordo fra lealisti e ribelli a Bani Walid
Ribelli e lealisti avrebbero trovato un accordo per evitare un bagno di sangue a Bani Walid. Al tempo stesso di moltiplicano le voci su una fuga all'estero di Gheddafi e dal Niger si segnala l'arrivo di un imponente convoglio militare libico (e qui potrebbe trovarsi il rais, con i suoi figli). L'accordo per Bani Walid sarebbe stato raggiunto in nottata. I combattenti anti-Gheddafi hanno pianificato il loro ingresso a Bani Walid senza combattere, dopo aver raggiunto un accordo con i delegati della città desertica della Libia. Al Jazeera, che cita fonti degli insorti, non ha fornito ulteriori dettagli su quando le forze dell'opposizione intendono entrare nella città a sud di Tripoli.

Intanto un importante convoglio di veicoli civili e militari provenienti dalla Libia ha attraversato ieri sera Agadez, una città a nord del Niger. Lo ha affermato una fonte militare. secondo voci insistenti il convoglio ospiterebbe anche il colonnello Gheddafi o i suoi figli. «È stato visto un convoglio insolito e imponente di molte decine di veicoli entrare ad Agadez proveniente da Arlit, una città mineraria vicina alla frontiera algerina, e dirigersi verso Niamey», ha affermato questa fonte, riferendo di "voci insistenti" secondo cui Muammar Gheddafi potrebbe fare parte del convoglio. «Voci insistenti menzionano la presenza di Gheddafi o uno dei suoi figli nell'ambito di questo convoglio», ha sottolineato questa stessa fonte. Una decina di persone vicine a Muammar Gheddafi, tra cui Mansour Daw, responsabile delle brigate di sicurezza, sono arrivate due giorni fa ad Agadez (nord Niger) provenienti dalla Libia. Oltre a Daw è arrivato in territorio nigeriano anche Agaly Alambo, leader tuareg legato a Gheddafi.

Il petrolio
La produzione di petrolio libico non ritornerà ai livelli precedenti alla guerra prima della fine del prossimo anno, precisa il nuovo responsabile della Compagnia petrolifera nazionale, Nuri Berruien, in un'intervista al Financial Times. Molte strutture petrolifere del paese hanno subito pesanti danni durante il conflitto che non potranno essere riparati in pochi mesi. «In 15 mesi possiamo raggiungere il livello precedente alla guerra, ha sottolineato Berruien, ricordando che riportare a condizioni accettabili le strutture libiche resta una delle sfide più difficili da vincere. Raffinerie e condutture sono state pesantemente minate» ha spiegato Berruien «mentre il terminal petrolifero di Brega è stato pesantemente danneggiato dalle truppe di Gheddafi».

Domani alle 14 si riunisce intanto la Commissione esteri in seduta congiunta con la omologa Commissione della Camera, per un'audizione del Ministro degli Esteri, Franco Frattini sugli sviluppi della situazione.

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