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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2011 alle ore 18:25.

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«Oggi il nostro Paese è in pericolo. Il Governo agisca o se ne vada». Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, alla festa dell'Udc in corso a Chianciano Terme. «O i problemi li diciamo chiaramente - ha aggiunto - o se li lasciamo fuori dal tavolo, se facciamo finta che non ci siano, facciamo un danno al Paese».
Per questo «o il Governo, molto velocemente dimostra che è in grado di fare una grande operazione, in termini di quantità ma anche di equità, superando i veti, oppure penso che dovrebbe trarne le conseguenze», ha aggiunto.

«Oggi - ha sottolineato il numero uno degli industriali - è una giornata difficile, lo è davvero: si è dimesso il membro tedesco della Bce (Juergen Starck, n..d.r.) in contrasto con la decisione della Bce di comprare titoli italiani e spagnoli. Questo ha portato un aumento dello spread. E il dato ancora più preoccupante è che si sta allargando anche lo spread a nostro sfavore tra noi e la Spagna. Siamo considerati meno credibili della Spagna, che aveva una situazione politica difficile. Poi Zapatero ha detto «non ce la faccio più, non ho più la credibilità dei mercati, vado a elezioni». Noi che facciamo impresa sappiamo che il nostro sistema manifatturiero è molto meglio della Spagna, con tutto il rispetto».

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