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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2011 alle ore 14:54.

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Quella di Marcoule, devastata oggi da un'esplosione che potrebbe innescare una fuga di materiale radioattivo, è stata la prima centrale nucleare francese. Situata presso la città di Chusclan, nel dipartimento del Gard, la centrale possiede 3 reattori UNGG (una versione francese del Magnox inglese) da 79 MW totali, nessuno dei quali è più in attivitá. Oggi infatti la centrale è soprattutto sede di impianti di dismissione di scorie nucleari.

Creato nel 1956 il sito nucleare di Marcoule, il primo della Francia, è situato vicino al comune di Chusclan, nella regione della Linguadoca, zona turistica, agricola e viniciola. Il sito dista da Nimes circa 45 chilometri e dall'Italia (Ventimiglia) circa 240 chilometri. La centrale ha tre reattori UNGG da 79 Mw totali, nessuno dei quali è attivo: l'ultimo è stato dismesso nel 1984. Nello stesso sito esiste anche un altro reattore costruito dal 1955 al 1957 da soli 3Mw e non utilizzato per la produzione elettrica.

L'istallazione industriale è gestita da Areva e dal Cea. A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese: nel sito a pochi chilometri da Avignone il Cea ha poi messo a punto la filiera dei reattori a grafite-gas su cui iniziò lo sfruttamento civile dell'energia nucleare in Francia. Sempre a Marcoule si trova il reattore Phenix, prototipo di reattore nucleare autofertilizzante della potenza elettrica di 250 Mw. Oggi la centrale, superata da altre strutture più moderne e quindi non più utilizzata per la produzione di energia, ospita impianti di dismissione di scorie nucleari.

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