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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2011 alle ore 06:38.
Il capitolo su Finmeccanica
Gli investigatori della Digos scoprono il sistema a loro avviso per mettere «spalle al muro» il premier intercettando proprio il faccendiere Valter Lavitola, che con miss Colombia Debbie Castaneda e altri collaboratori per varie società di Finmeccanica si preoccupa di concludere appalti.
Il sospetto degli investigatori è che ci siano presunte tangenti pagate ai vertici politici dei vari stati esteri, dal Sud America all'Africa e all'Asia. Ci sarebbe infatti «la pratica, da parte dei rappresentanti delle società di Finmeccanica, di corrompere i rappresentanti dei governi esteri per potersi aggiudicare le gare». Il 7 giugno scorso Paolo Pozzessere, direttore commerciale, contatta al telefono Pierfrancesco Guarguaglini, presidente di Finmeccanica. «I due - scrive la Digos - parlano degli affari in Brasile (…) Pozzessere aggiunge che se ci fossero problemi sarà necessario passare dal Presidente, per evitare di buttare tutto all'aria per una impuntatura».
I due sembrano discutere di un appalto sul quale sarebbero sorti problemi giuridici. Ma la questione più rilevante ai fini investigativi appare quella che riguarda l'ex modella Debbie Castaneda. Ci sarebbe un contratto «del valore di 600 milioni di euro per il quale sarebbe prevista una commissione pari al 5%, di cui 1% destinato a Debbie Castaneda» per volere di Berlusconi visto che «lui l'ha messa lì» dice il marito della donna, Marco Squatriti, in una telefonata. All'ex miss Colombia sarebbero spettati 6 milioni di euro per un'operazione portata a termine per Finmeccanica in Colombia. Ma qualcosa non va, «Alejandro Agad (o Agag) persona che è stata da lei presentata a Finmeccanica e con cui ha fatto un accordo che poi lui non ha rispettato. Debbie dice testuale: Alejandro mi ha rubato 6 milioni di euro. Il 17 maggio la Castaneda ne parla col «marito Marco Squatriti, sull'utenza cellulare intestata alla società Europa 21 srl». La donna dice di volere parlare con Berlusconi di questa vicenda.
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Le telefonate intercettate
«Quando posso aiuto»
«COSE CHE NON ESISTONO»
Ecco la trascrizione della telefonata tra Silvio Berlusconi e Valter Lavitola
Lavitola: senta dottore, vabbè io mo sono fuori... a sto punto...
Berlusconi: e resta lì e vediamo un po'...uhm...
Berlusconi: hai visto che avevo ragione io? dimmi
Lavitola: eh, sì, purtroppo sì, non lo so... io ho visto pure la sua dichiarazione, che lei ha aiutato questo ragazzo e così come...
Berlusconi: non non non facevo riferimento, tuttavia le cose che ho successivamente letto... che non esistono quindi sono...(...) sono tutte cose che non esistono e su cui io scagionerò naturalmente tutti
Lavitola: è per questo voglio dì, quello tutto nà...cioè voglio dì...questo è parto di pura fantasia, perché oltretutto...
Berlusconi: sì, io non so quali sono le vostre affermazioni tra di voi che non conosco...
Lavitola: ma non credo che ci sia nessun tipo di affermazione
Berlusconi: ecco, comunque, insomma io non non... quando posso aiuto, quando non posso non aiuto e quando aiuto sono contento di poter aiutare...tutto qui
Lavitola: senza... senza ombra di dubbio...senta dottore. e...e...vabbè io mo sono fuori...a sto punto...
Berlusconi: ...è...e resta lì...e vediamo un po'...uhm...
Lavitola: dopodiché proviamo a trovare il modo per contattarci...
Berlusconi: va bene
Lavitola: cerchiamo di non abbandonà a questo qua...
Berlusconi: certamente... certamente... d'accordo eh?
Lavitola: un bacione, dottore
Berlusconi: bene, buone vacanze
Lavitola: pure a lei grazie
Berlusconi: ciao.
«NON HO ANCORA L'OK»
Telefonata tra Marinella Brambilla e Valter Lavitola. Lavitola ha già parlato al telefono più volte con la segreteria del presidente del Consiglio di «foto» che, per ammissione poi della stessa Brambilla con i pm, sono soldi.
Marinella: non ho ancora l'ok per quelle foto!
Lavitola: e lo so Mari... ma quando pensi di averle, scusami...
Marinella: gliel'ho chiesto tre volte ... gliel'ho chiesto tre volte... se non mi da l'ok io non posso stampare foto e...
Lavitola: me lo immagino...e però digli...