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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2011 alle ore 11:18.

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Da qualche giorno, la pallavolo italiano è in fermento grazie al fantastico secondo posto raggiunto dalla Nazionale maschile ai recenti europei di Vienna. I ragazzi del tecnico Mauro Berruto non partivano con i favori del pronostico. La squadra era relativamente nuova e non poteva contare su una grande esperienza dei suoi giocatori in ambito internazionale. Tuttavia, è arrivata la finale contro la Serbia.

Che ha avuto la meglio sugli azzurri al termine di una gara bellissima. Italia rivitalizzata da un traguardo che mancava da tempo. E che fa benissimo all'intero movimento, che si prepara a iniziare la nuova stagione con una carica in più. Il campionato 2011-12 è stato presentato ieri sera su RaiSport 1, il canale tematico della televisione pubblico che seguirà anche quest'anno le gare più importanti. All'evento, hanno partecipato i massimi dirigenti della pallavolo italiana e alcuni tecnici delle squadre di serie A1. C'era anche Berruto, che ha ricevuto i complimenti da parte di tutti gli ospiti.

La stagione numero 67 prenderà il via domenica prossima, alle ore 18, con una piccola grande rivoluzione nella struttura del torneo. Nell'anno preolimpico, è stato infatti deciso di cambiare radicalmente la formula dei play off. Delle 14 formazioni che scenderanno in campo in serie A1, saranno ben 12 quelle che parteciperanno alle gare di post season. Saranno suddivise in tre gironi da quattro squadre e si contenderanno l'accesso alle semifinali attraverso un percorso di gare incrociate di sola andata. Le ultime due classificate al termine della stagione regolare retrocederanno direttamente in A2.

I favori del pronostico per la conquista del titolo finale vanno tutti all'Itas Diatec Trentino, campione d'Italia nella stagione precedente. Ma meritano attenzione anche la Bre Banca Lannutti Cuneo, che qualche mese fa è stata battuta proprio dall'Itas nella gara che assegnava lo scudetto, e la Lube Banca Macerata, che ha aggiunto qualità ad un organico che era già tra i migliori del massimo campionato.

Mondiale per club, Champions League e scudetto. La Itas Diatec Trentino ha vinto nel 2010-11 tutto quello che c'era da vincere. Ha cambiato poco nel corso dell'ultima finestra di mercato perché poco andava cambiato. E' partito Sala, che ha lasciato posto nel sestetto base al giovanissimo (classe 1989) Djuric, che arriva dall'Olimpyacos e promette grandi cose. Al tecnico Stoytchev il compito di mettere in campo una squadra che ormai gioca a memoria. Si cerca la conferma in ambito nazionale e internazionale. Anche se ripetere il "triplete", lo dice l'almanacco, sarà difficilissimo.

La Bre Banca Lannutti Cuneo ha cambiato il timone. E' arrivato in Piemonte Flavio Gulinelli, ex numero uno del Castellana Grotte. Ma ha cambiato anche e soprattutto buona parte dell'organico, rinnovato quasi completamente. Al posto di Nikolov è stato chiamato il brasiliano Vissotto. In diagonale, a fianco del capitano Wijsmans, ci sarà il miglior giocatore di Francia della scorsa stagione, il giovanissimo Ngapeth. Al centro, l'intramontabile Gigi Mastrangelo farà coppia con Francesco Fortunato. E completamente rinnovata è anche la Lube Banca Macerata, la grande protagonista del mercato estivo. La prima novità è in panchina. Il nuovo coach è Alberto Giuliani, che torna ad indossare la maglia della squadra marchigiana a distanza di 20 anni, quando la difendeva come giocatore. Sono stati ingaggiati tre azzurri, Parodi, Kovar e Travica, il libero francese Exiga e lo sloveno Pajenk.

Che completano l'organico insieme con i confermatissimi centrali serbi Podrascanin e Stankovic. Macerata può andare lontano. Se ingrana la marcia e riesce a trovare per tempo un assetto che offra garanzie in tutti i reparti, darà sicuramente filo da torcere all'Itas Trentino. La stagione 2011-12 in numeri e curiosità. La squadra più giovane del campionato è il Verona, 25 anni e 6 mesi la media-età dei suoi giocatori. Quella meno giovane, Cuneo, con 29 anni e 7 mesi. Gli atleti stranieri tesserati sono 83, su un totale di 190. Ventotto le nazioni rappresentate. Guidano la classifica, la Bulgaria (9), che precede di un'unità Serbia e Stati Uniti. L'atleta più giovane è Fabio Ricci (17 anni), quello più "anziano" risulta invece essere Samuele Papi (38 anni). Il giocatore più alto? Leandro Vissotto Neves, che raggiunge quota 212 centimetri.

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