Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2011 alle ore 14:52.

My24
Enzo Mirigliani. Foto AnsaEnzo Mirigliani. Foto Ansa

Il patron del concorso di Miss Italia, Enzo Mirigliani, è morto oggi al Policlinico Gemelli, a Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni.

Mirigliani, 50 anni da «signor» Miss Italia, era terzo di sei fratelli. Nato a Santa Caterina sullo Jonio (Catanzaro) il 22 aprile 1917, all'età di 17 anni si era arruolato volontario nell'Esercito dove rimase fino al 1952. Ha combattuto anche in Africa dove, a El Alamein, ha partecipato alle vicende che videro protagonista il generale Rommell.

Sposato da 64 anni con Rosy Ragno, conosciuta a Trento dove si trovava la sua caserma, ha due figlie, Rosaria e Patrizia. Quest'ultima lo ha affiancato nella sua attività di organizzatore di eventi e concorsi, per poi sostituirlo, dieci anni fa, anche se lui non ha mai rinunciato ai suoi consigli. Enzo Mirigliani si è occupato di concorsi di bellezza dal 1953 dopo essersi dedicato, a Trento con la moglie, a una casa di moda. Nel 1957 gli viene affidata l'organizzazione di Miss Italia nel Trentino Alto Adige e due anni dopo diventa patron del concorso, ereditandolo da Dino Villani, il creatore della manifestazione - che aveva un altro nome - nel 1939. La prima reginetta di Mirigliani, eletta a Ischia, è stata Marisa Jossa, napoletana, mamma di Roberta Capua, Miss Italia 27 anni dopo, nel 1986.

Di Miss, Mirigliani ne ha elette 50: tanti sono gli anni che in pratica l'hanno visto alla guida della manifestazione. Di candidate - si calcola - ne ha selezionate almeno un milione, tutte «ragazze della porta accanto», slogan tutto suo, una specie di bandiera del concorso. Ragazze normali, non dive o top model, ma comuni, come le dattilografe, le commesse, le impiegate, le studentesse che si incontrano sul pianerottolo di casa. Mirigliani le ha portate tutte in passerella, «principesse di un giorno» o, almeno, di un anno.

Nel 1990, su suggerimento di Maurizio Costanzo, ha abolito le canoniche misure delle miss (90-60-90) e, quattro anni dopo, ha aperto il concorso alle donne sposate e alle mamme, oltre che alle straniere con cittadinanza italiana.

Scalpore ha fatto nel 1996 l'elezione di Denny Mendez, unica miss di colore. «Denny ha diviso l'Italia», scrissero alcuni giornali («non rappresenta la bellezza italiana»), ma altri sottolinearono: «Mirigliani sorprende ancora una volta e anticipa i tempi. Con Denny il Concorso ha abbattuto un'altra barriera», oppure «la vittoria della Mendez è la vittoria di Enzo Mirigliani».

In ricordo del padre, che era emigrato negli Usa, Enzo ha ideato nel 1991 Miss Italia nel Mondo per le ragazze di origini italiane residenti all'estero. Le finali dei suoi due concorsi vengono trasmesse in tv in tutti i continenti. Ha dato vita ad altre iniziative di successo, come «Un volto per il cinema», «Il Meeting del Cinema Mediterraneo», il premio letterario «Donna», «Il televolto dell'anno», «Il Festival del Piano bar», perfino «Il cane e il suo padrone», ma la sua più bella invenzione è stata «La Sartina d'Italia», protrattasi dal '64 al '70, una carovana in giro per dieci regioni, ogni sera uno spettacolo, con le ragazze impegnate nei teatri a confezionare abiti con la macchina per cucire davanti a famose sarte (Biki, Germana Marucelli, Wanda Roveda, Clara Centinaro); i presentatori erano Nunzio Filogamo, Mike Bongiorno, Corrado, Daniele Piombi, Nuccio Costa, ai quali si aggiungeranno poi a Miss Italia Pippo Baudo, Fabrizio Frizzi, Carlo Conti. E a cantare per le sartine c'erano gli artisti in voga, compreso un giovane Claudio Baglioni alle sue prime apparizioni in pubblico.

Di Mike Bongiorno («quante ne abbiamo fatte insieme io e Mirigliani», ripeteva spesso) e di Pippo Baudo potremmo parlare a lungo, tanti sono gli spettacoli che li hanno visti accanto. Talent scout, custode del mito della bellezza italiana, fabbricante di sogni e di illusioni, animatore della manifestazione più futile e più amata, ambita e criticata, egli stesso un mito, un'istituzione, proverbiali occhi azzurri, sempre in attività, il suo concorso prima di tutto: ecco chi è Mirigliani, secondo le definizioni, nel tempo, della stampa e dei suoi innumerevoli amici. Tutti gli hanno sempre riconosciuto di aver condotto un concorso corretto, sano, e di aver indicato, nel rispetto delle ragazze e delle loro famiglie, un modello di bellezza semplice e pulito. Osannato dalle sue miss come un divo, conosciuto da tutti, grande carisma, nonostante che abbia sempre cercato di rimanere dietro le quinte, Enzo Mirigliani è stato il «patron» per antonomasia.

Considerato sin dagli anni '50 un trampolino di lancio per il mondo del cinema, e più tardi della televisione, contestato negli anni '70 da frange di sinistra e dalle femministe, boom televisivo dall'88 in poi con Rai1, al di là di elogi e critiche, il concorso rappresenta l'immagine del costume dell'Italia del dopoguerra: la storia di Enzo e quasi tutta la sua vita sono stati scanditi dall'amore per questa manifestazione. Sogni, successi, trionfi, amori: tutto è accaduto durante questo concorso, dal quale sono emersi personaggi come Sofia Loren, Lucia Bosè, Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Eleonora Rossi Drago, Gianna Maria Canale, Fulvia Franco, Giovanna Ralli, tanto per citare le più famose.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi