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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2011 alle ore 15:50.

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WELLINGTON – Vigilia di Italia-Usa con un intoppo per gli azzurri. Masi ha una contrattura al polpaccio che non sembra grave, ma, evidentemente, non è il caso di rischiarlo anche perché dopo cinque giorni bisognerà giocare di nuovo, contro l'Irlanda. Al suo posto verrà schierato estremo McLean, con l'inserimento in panchina di Toniolatti.

In sostanza, Mallett è tornato sui suoi passi, rinunciando a sfidare gli statunitensi, sicuramente più attrezzati dei russi battuti martedì scorso, con una squadra più giovane e con quasi tutti i titolari distribuiti fra panchina e tribuna. Anche se il match con l'Irlanda è vicino, domani bisogna non solo vincere ma anche segnare almeno quattro mete e ottenere il punto di bonus, per portarsi a 10 punti e provare a rubare la qualificazione agli irlandesi, attualmente a quota 13.

A quel punto sarebbe sufficiente anche un successo con uno scarto minimo: gli italiani farebbero quattro punti, gli uomini capitanati da O' Driscoll raccoglierebbero il punto di bonus e ci si troverebbe 14 pari, con l'Italia che passerebbe grazie all'esito dello scontro diretto. Dunque gioca la migliore squadra possibile, e per la maglia numero 7 Mauro Bergamasco torna a essere la prima scelta.

Intanto il terzo weekend di Coppa del mondo trova la prima squadra matematicamente qualificata ai quarti di finale. È la Nuova Zelanda padrona di casa, che sabato ha sostanzialmente dominato la Francia assicurandosi anche il primo posto nel girone: nella fantascientifica ipotesi che gli All Blacks perdessero dal Canada, potrebbero essere raggiunti da una Francia vittoriosa su Tonga ma rimarrebbero in testa per l'esito dello scontro diretto.

Gli incontri disputati tra venerdì e oggi hanno anche riportato alla luce tutta la differenza fra grandi e piccole, con una serie di risultati venuti al termine di partite a senso unico: Australia-Usa 63-5 (11 mete a una, con tripletta di Ashley-Smith ma anche con gli Usa che hanno schierato una seconda squadra, riservandosi i migliori proprio per l'incontro con l'Italia); Inghilterra-Romania 67-3 (nove mete a zero, con triplette di Cueto e Ashton), Irlanda-Russia 62-12 (nove mete a due, con i russi che, come contro gli azzurri, hanno fatto qualcosa di meglio nel secondo tempo); Galles-Namibia 81-7 (12 mete a una, con tripletta di Scott Williams). Insomma, l'entusiasmo delle squadre meno accreditate e il rodaggio di quelle più forti poteva far pensare, nei primi giorni, che il divario si sia accorciato. Poi, però, tornano a sistemarsi le distanze.

Ma ieri ci sono stati anche due incontri tra squadre che si possono considerare più o meno allo stesso livello. Samoa-Figi, match da tutto esaurito all'Eden Park di Auckland, città dove vivono molte persone provenienti dalle isole del Pacifico, è finita 27-7 (due mete a una, primo tempo 12-0). Risultato giusto, con i samoani più solidi anche grazie al piede di Pisi, autore di 17 punti.

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