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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2011 alle ore 09:42.

Le milizie del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) hanno preso il controllo del porto di Sirte, città natale di Muammar Gheddafi ancora in gran parte occupata dalle forze lealiste, hanno fatto sapere fonti militari dello stesso Cnt libico. Fino a stamattina le agenzie riportavano di violenti combattimenti - che durano da quattro giorni - in corso presso il porto di Sirte, fortino ancora in mano alle forze lealiste fedeli al rais. Le milizie - che ieri hanno conquistato una testa di ponte nella zona orientale della città - cercavano di prendere il controllo dello scalo, nella parte occidentale della città.

Gheddafi intanto si fa vivo con un altro video, dice che è in Libia, «pronto al martirio». Il messaggio è comparso sul sito della rete televisiva Al-Libiya. «Degli eroi hanno resistito e sono caduti martiri, anche noi attendiamo il martirio» dice Gheddafi nell'audio trasmesso a Bani Walid - una delle poche roccaforti rimaste alle truppe lealiste - e riportato dall'emittente. «Sono con voi: mente chi dice che Gheddafi si trova in Venezuela o in Niger, sono in mezzo al mio popolo e i prossimi giorni riserveranno a questa cricca di servi una sorpresa» ha concluso il rais.

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