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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2011 alle ore 12:57.
Eni ha avviato la riapertura di quindici pozzi nel giacimento libico di Abu-Attifeel, situato circa 300 km a sud di Benghazi. Attualmente, riferisce una nota, il livello di produzione è pari a circa 31.900 barili giorno. Nei prossimi giorni saranno riattivati altri pozzi di produzione, con l'obiettivo di raggiungere i volumi minimi necessari per riattivare l'oleodotto che trasporterà l'olio dal campo al terminale di Zuetina. Le operazioni sono condotte dalla società Mellitah Oil & Gas, joint venture tra Eni e Noc. Il campo di Abu-Attifel è stato il primo campo "giant" scoperto in Libia da Eni negli anni 60.
Eni è presente in Libia dal 1959 ed è il primo operatore internazionale di idrocarburi. La produzione del cane a sei zampe è stata quasi totalmente interrotta in conseguenza della guerra anti-Gheddafi. L'unico impianto a rimanere attivo è stato in tutti questi mesi quello di Wafa, dove viene prodotto gas necessario al fabbisogno della popolazione locale.
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