Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2011 alle ore 17:42.

Con questa questa maggioranza è impossibile fare una riforma della legge elettorale condivisa, quindi, pur senza nostalgie per il Mattarellum, meglio dare la parola ai cittadini. Lo sostiene il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, commentando, nel suo blog, dove quindi concorda con il ministro leghista, Roberto Maroni, sulla necessità di ascoltare il segnale dati dai cittadini.
«La mia posizione sulla legge elettorale è chiarissima. Sono per il sistema proporzionale tedesco e non ho alcuna nostalgia per le ammucchiate nè per le decine di minipartiti dell'epoca del Mattarellum. Peraltro, il Terzo Polo e l'Udc esprimono un'esigenza reale nel Paese e, con qualsiasi sistema elettorale, saranno decisivi per governare l'Italia. Per questo, vi sorprenderò, ma trovo che Maroni abbia perfettamente ragione. Con una maggioranza come questa, in stato confusionale, fare una legge elettorale seria e condivisa è come scalare l'Everest a piedi nudi. Molto meglio dare la parola ai cittadini, che è sempre un grande fattore di democrazia».
Una visione del tutto diversa, quindi, da quella del ministro Roberto Calderoli. Voto anticipato? Calderoli, ai microfoni del Tg1, ha allontanato l'ipotesi. «Credo che ci sia davanti un grosso obiettivo - ha spiegato - trasformare l'attuale legislatura in una legislatura costituente». «C'è uno scenario preoccupante - ha proseguito - Il nord che cresce alla velocità della Germania, il sud che decresce alla velocità della Grecia. C'è una unica ricetta è il federalismo».
Formigoni: preferenze nella attuale legge elettorale
La proposta è del governatore Roberto Formigoni. «Resterebbe - ha spiegato all'Ansa - una legge maggioritaria, col premio di maggioranza che impone ai partiti di coalizzarsi prima delle elezioni e resterebbe una legge in cui l'elettore sceglie il premier, la coalizione attorno al premier e, in più, con la mia proposta, anche il deputato e il senatore che preferisce». «Questa riforma - aggiunge - può essere fatta in tempi rapidissimi, volendo in 2 settimane, e smina il referendum».
Chiti (Pd): la Lega stacchi la spina
«Questa legislatura poteva e doveva essere costituente. Per responsabilità di Pdl e Lega non lo è stata. Oggi chiedere, come fa il ministro Calderoli, che con l'attuale governo possa diventarlo, è voler prendere in giro se stessi, non solo gli altri». È quanto afferma il vicepresidente Pd del Senato Vannino Chiti. «La Lega vuole davvero che negli ultimi 15 mesi si proceda a riforme serie, da quella elettorale al superamento del bicameralismo perfetto e alla riduzione del numero dei parlamentari? Allora - prosegue - stacchi la spina all'attuale governo e si impegni per un governo di responsabilità nazionale. Altrimenti si continua con i giochetti e con la propaganda». «Restando così la situazione - conclude - il massimo risultato possibile è la legge elettorale. Oppure il pronunciamento dei cittadini nel referendum».
©RIPRODUZIONE RISERVATA