Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2011 alle ore 06:44.

My24

Anche se giungono in ritardo e prevedono sanzioni semi-automatiche (e non automatiche) per i Paesi in deficit eccessivo, le misure riflettono il desiderio di trarre qualche conclusione dalla crisi e di tentare di evitare un nuovo sconquasso debitorio. «Il Parlamento europeo ha esercitato al massimo il suo nuovo potere di codecisione», nota Benedicta Marzinotto, una ricercatrice dell'istituto Bruegel a Bruxelles.
Ma anche dietro a questo passaggio pur positivo, si nascondono delusioni, e non solo perché il pacchetto non potrà risolvere la crisi di oggi (forse permetterà di evitare quella di domani). Se l'assetto istituzionale dell'Unione è diventato più democratico, è anche vero che il dibattito in Parlamento ha mostrato profonde divisioni nazionali, un aspetto negativo che ricalca una tendenza evidente nel consiglio.
Sul fronte monetario, giovedì si riunirà la Banca centrale europea. L'istituto di Francoforte ha già preso atto del rallentamento economico e della difficile situazione bancaria. È probabile che la Bce decida di reintrodurre aste di rifinanziamento a 12 mesi a tasso fisso e ad ammontare illimitato. Altri sperano che il consiglio direttivo possa decidere di ridurre il costo del denaro, oggi all'1,5 per cento.
Alcuni banchieri centrali nazionali hanno aperto la porta a questa possibilità. Altri l'hanno chiusa. Il presidente Jean-Claude Trichet ha preferito non esprimersi, lasciando intendere che la situazione è fluida, la decisione incerta. Il dato dell'inflazione di settembre, al 3% annuo, ha sorpreso molti economisti, anche se un aumento era atteso rispetto ad agosto (2,5%).
La recessione incombente rende ancora più difficile il compito dell'Unione nell'affrontare lo sconquasso debitorio, tanto più che le decisioni politiche giungono dopo un lungo tira-e-molla negoziale che sembra vanificare la loro efficacia. Se i governi continueranno a mostrare divisioni e incertezze, anche un eventuale allentamento monetario da parte della Bce giovedì aiuterà il morale dei mercati solo nel breve termine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Commissione Ue potrà avviare una procedura di infrazione in caso di superamento della soglia di debito (60% del Pil). I Paesi con debito eccessivo devono ridurlo ogni anno di 1/20 della quota che li separa dal tetto nell'arco di tre anni
Chi vìola le regole dovrà versare un deposito infruttifero dello 0,2% del Pil. La procedura di violazione va indicata in una raccomandazione della Commissione Ue al Consiglio. Non passa se è contraria la maggioranza qualificata dei Paesi
Se il Paese che ha commesso l'infrazione
non rispetta le raccomandazioni correttive
il deposito infruttifero viene a questo punto convertito in una multa pari allo 0,1%
del Pil annuo
L'aumento della spesa deve essere legato
al tasso di crescita di medio termine.
Ogni spesa extra deve essere finanziata
o da tagli di altre voci di spesa
oppure da un aumento delle entrate
Gli Stati membri dovranno adeguarsi
a requisiti comuni in merito a:
sistemi contabili, statistiche, previsioni, rapporti con enti locali e regioni,
procedure di bilancio
Vengono introdotte nuove misure di controllo sugli squilibri macroeconomici
nell'Unione europea, come bolle immobiliari
o divergenze crescenti in termini
di competitività tra i Paesi membri

Shopping24

Dai nostri archivi