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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2011 alle ore 16:17.

Chiude Nonciclopedia: teme l'ira di Vasco Rossi (Ansa)Chiude Nonciclopedia: teme l'ira di Vasco Rossi (Ansa)

Nonciclopedia chiude e cancella le sue pagine da internet: teme l'ira di Vasco Rossi. La celebre parodia di Wikipedia per anni ha raccolto definizioni satiriche e "non notizie" che riguardano star dello spettacolo, fumetti, libri, politici e personaggi storici.

Ma nell'avviso pubblicato in mattinata i gestori dell'enciclopedia umoristica raccontano le loro preoccupazioni. A febbraio di un anno fa hanno ricevuto un messaggio da parte di un legale del rocker: chiedeva la rimozione di una pagina ritenuta diffamatoria e voleva avere i nomi di chi aveva contribuito a scriverla. La pagina segnalata era una biografia di Vasco Rossi scritta dagli utenti online. Rispondono, ma per mesi la vicenda non ha seguito. Poi, tra agosto e settembre, la polizia postale convoca quattro persone che gestiscono Nonciclopedia per avere chiarimenti sul funzionamento della piattaforma informatica. Il passo per eliminare l'intera raccolta di definizioni umoristiche dal web, allora, è breve: il costo di eventuali battaglie giudiziarie non sarebbe sostenibile per un'opera alimentata da volontari.

"Probabilmente si terrà un processo, al termine del quale quel brufoloso ragazzino quindicenne che ha scritto la pagina dopo essere stato picchiato dai suoi compagni di classe, adesso dovrà anche pagare gli alimenti al nullatenente Vasco Rossi", hanno scritto nel loro commiato con l'annuncio di una chiusura "a tempo indeterminato". In poche ore piovono commenti da parte dei lettori nella pagina delle discussioni sull'enciclopedia satirica. E il dibattito prosegue anche sui social network.

Nella pagina su Facebook del cantante di Zocca anche i fan si dividono e alcuni lo difendono da chi pubblica commenti di protesta. Gli scrittori del gruppo Wuming sono tra i primi a intervenire per equilibrare i toni della discussione: nei messaggi inviati sul social network twitter definiscono "squallida" la voce su Vasco Rossi, ancora accessibile dagli archivi di WayBackMachine. Commentano: "Contro la censura, sì, ma non condoniamo questo schifo". E aprono una discussione sulla reazione immediata e istintiva del pubblico di internet.

Nel pomeriggio arriva la risposta della portavoce del cantante, Tania Sachs, sulle pagine di Facebook: "Vasco non ha mai chiesto la chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente". Sottolinea che la decisione di rimuovere le pagine di Nonciclopedia è stata presa in modo autonomo dai gestori dell'enciclopedia parodistica. È un messaggio che a due ore dalla pubblicazione riceve diecimila commenti da parte degli iscritti nel social network.

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