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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2011 alle ore 16:01.

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Il d-Day del Censimento è stato un mezzo disastro. Con disagi continui sul web (come rilevano molti lettori del Sole.com) Nella sola mattinata di ieri, primo giorno utile per la consegna via internet, ci sono stati già 500mila accessi al sito dell'Istat, che però è andato in tilt (ecco il testo in cui l'Istat ammette i problemi). E oggi primo giorno utile per riconsegnare a mano i questionari ci sono stati altri problemi: molti uffici postali, come successo a Milano in un ufficio postale dove siamo andati a verificare, non è stato possibile restituirlo perché il software ad hoc del censimento non è stato ancora applicato sui pc degli uffici postali. In un altro ufficio della città hanno detto che il programma c'è ma siccome è andato in tilt il sito ancora non funziona.

Ieri in ogni caso ottantamila questionari alle 17.30 risultavano acquisiti dal sistema su Internet. E l'Istat invita a non avere così fretta: c'è tempo sino a fine anno. La sanzione per chi non risponde va da 266 a 2.065 euro ma scatta solo, assicurano all'Istat, in casi estremi. I problemi, però, non finiscono qui: questa mattina in posta a Milano gli uffici non erano in grado di accogliere i questionari per problemi tecnici (non erano stati ancora installati i programmi per il ritiro del questionario).

Da domenica, quindi, è partito davvero il censimento 2011 - predisposto dall'Istat con un costo di 590 milioni - che interessa 25 milioni di famiglie ed oltre 61 milioni di cittadini, italiani e stranieri, residenti in 8.092 comuni. Le dichiarazioni vanno rese sulla base della situazione di oggi. Cioè se, per esempio, un bambino nasce entro la mezzanotte di oggi, va contato tra i componenti della famiglia. Se nasce domani, no. Le numerosissime informazioni chieste agli italiani permetteranno di capire nel dettaglio la situazione demografica, abitative, sociale e occupazionale dei cittadini.-

Oltre alla compilazione online (partendo dal sito http://censimentopopolazione.istat.it) il questionario compilato a mano può essere depositato presso i centri di raccolta o agli uffici postali. Molte spiegazioni dettagliate sulla compilazione sono sul sito ma esiste anche un numero verde 800069701 (ore 9-19) ed è anche possibile chiedere spiegazioni mandando un mail a infocens2011@istat.it. Nei modelli c'è una guida in 19 lingue per aiutare gli stranieri residenti. Il questionario, infatti, è rivolto a tutti i residenti e non solo a coloro che sono cittadini italiani.

La raccolta
Dopo il 20 novembre entreranno in scena 60mila rilevatori reclutati dai Comuni (l'Istat non c'entra) con l'incarico di raccogliere i questionari non ancora restituiti oltre che di rilevare le convivenze negli ospedali, nei conventi o negli alberghi, come delle abitazioni non occupate e degli edifici. In ogni caso la restituzione è possibile: entro il 23 dicembre 2011 nei comuni con meno di 20.000 abitanti; entro il 31 gennaio 2012 nei comuni compresi tra 20.000 e 150mila abitanti; entro il 29 febbraio 2012 nei comuni maggiori di 150mila abitanti.

I compensi proposti ai rilevatori (reclutati durante o prima dell'estate e "formati" pochi giorni fa) sono spesso irrisori e certo non invogliano ad andare per il sottile quando si tratterà di aiutare il residente a rispondere a domande complesse e l'interlocutore magari parla poco italiano. E c'è chi, sul web, lamenta di non essere ancora stato pagato dopo sei mesi per il censimento "pilota" che serviva a censire gli edifici dove poi sarebbero stati recapitati i questionari.

La sanzione da 266 a 2.065 euro per la mancata consegna (o quando il questionario contiene dati palesemente e volutamente errati) scatterà solo, assicurano all'Istat, quando emerga la precisa volontà di non consegnare né completare il modello. Se invece il questionario non arriva o arriva incompleto, dicono all'Istat, il verificatore (con tesserino ufficiale) si reca dal residente, lo invita a collaborare e lo aiuta, e la sanzione verrà solo dopo, di fronte a un preciso rifiuto di compilare.

I due colori
Quest'anno per la prima volta esistono due diverse tipologie di questionario di censimento una versione completa di colore rosso e una breve di colore verde. La versione completa contiene una serie di quesiti di natura socio-economica che sono stati omessi nella versione breve. Ai cittadini potrà arrivare dunque l'uno o l'altro modello sulla base di una metodologia campionaria decisa dall'Istat. «Nei Comuni fino a 20mila abitanti - spiegano dall'istituto nazionale di statistica - tutti i residenti riceveranno il questionario rosso, quello più complesso, mentre nei Comuni oltre 20mila abitanti i 2/3 dei residenti riceveranno il questionario verde e 1/3 quello rosso».

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