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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2011 alle ore 15:24.

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E' questa la fine per Berlusconi? si domanda nel titolo il Daily Mail. Il premier italiano affronta un voto di fiducia "cruciale": se perde, "non avrà altra opzione che dimettersi". Tuttavia secondo i commentatori politici, puntualizza il tabloid, ci sono poche probabilità che perda, poiché lui e i capigruppo parlamentari contano sulla partecipazione al voto della trentina di deputati assenti l'altro giorno.
L'articolo di cronaca del Daily Mail, corredato anche delle foto di Ruby e Patrizia D'Addario, spiega che il primo ministro dovrà cercare di convincere i deputati che è ancora capace di gestire il Paese, che è "sull'orlo dello sfascio finanziario".

Il Guardian titola sulle "voci di complotto" per rovesciare Berlusconi, alimentate dalla sconfitta sul rendiconto dello Stato.
Il corrispondente John Hooper scrive che il governo Berlusconi, "sempre più assediato", è di nuovo in crisi. Racconta del premier "visibilmente furibondo" dopo la bocciatura di martedì e dei sospetti di cospirazione avanzati da qualche commentatore. Per di più il premier è anche tormentato dai problemi nei tribunali.
I dubbi sul fatto che Berlusconi abbia ancora una salda presa sul potere sono richiamati sulla homepage del sito del Wall Street Journal, che mette in evidenza come il presidente Napolitano abbia messo in forse che il governo sia "capace di operare". Inoltre, il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ha detto che il recente pacchetto d'austerità "non è sufficiente".

Dichiarazioni che – sottolinea il Wsj - sopraggiungono in un momento "delicato" per la coalizione di Berlusconi, sempre più frammentata al suo interno e con una maggioranza "sul filo del rasoio" alla Camera. Il tutto mentre aumentano le manifestazioni di protesta e le agenzie, di rating, le autorità europee e i leader imprenditoriali gli chiedono di prendere misure "chiare e decisive" per tenere a freno il debito e rilanciare la crescita economica.
Nel suo blog sul Wsj, Christopher Emsden fa notare che in Italia la temperatura politica è salita di nuovo: con parole "insolitamente forti" il presidente Napolitano fa pressione su Berlusconi "in attesa che Roma bruci".

Qualche analista prevede un imminente cambiamento politico, che renderebbe particolarmente appetibili le banche italiane, attualmente negoziate con il 25% di sconto rispetto alle altre banche europee. Ma Emsden invita gli investitori alla cautela: "Ironicamente, il desiderio di elezioni anticipate potrebbe essere più forte tra i più stretti alleati di Berlusconi": il voto anticipato permetterebbe loro di beneficiare del fatto che "non c'è un vero programma alternativo".
Secondo Mark Gongloff, sempre sul Wsj, se Berlusconi non ottenesse la fiducia, ci sarebbe probabilmente il tentativo di evitare le elezioni. Berlusconi stesso potrebbe cercare di mettere su un'altra coalizione. Se ciò fallisse, potrebbe essere scelto un primo ministro diverso (qualcuno fa il nome di Angelino Alfano), se il nuovo governo riuscisse ad avere la maggioranza nell'attuale Parlamento. In alternativa, potrebbe essere insediato un governo di tecnocrati con un mandato molto specifico, come il bilancio 2012 (e si fa il nome di Mario Monti). "Solo se queste tre opzioni fallissero, si andrebbe a elezioni anticipate".

Mentre i lanci dell'agenzia Ap pubblicati sui siti Usa parlano di "lotta per la sopravvivenza politica" di Berlusconi e di "crescente scontento" nella maggioranza, l'Afp, ripresa tra gli altri dal quotidiano francese Les Echos, sottolinea che Berlusconi "tenta di rilanciarsi" con il voto di fiducia. L'idea è di dimostrare che la sua maggioranza resta salda, nonostante i dissensi, nonostante il calo di popolarità del Cavaliere (al minimo storico del 24%) e nonostante l'incidente della bocciatura sul rendiconto dello Stato.
La Tribune parla di un Berlusconi "destabilizzato", che cerca di salvare una coalizione dove le contestazioni interne sono sempre più "udibili".
Tra i media spagnoli, Abc.es scrive che Berlusconi "cerca un voto di sopravvivenza", costretto da una "grave sconfitta" in Parlamento che fa entrare in una nuova fase la "lenta agonia" del governo.

El Pais titola su Berlusconi che si difende davanti a un Parlamento "stufo di manovre", mettendo in evidenza la polemica decisione dell'opposizione di uscire dall'aula durante il discorso del premier alla Camera, una forma di protesta per la "paralisi politica". Domani il voto di fiducia: secondo quanto dicono analisti e media italiani, "la maggioranza dovrebbe sopravvivere".

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