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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2011 alle ore 20:08.

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Le violenze di sabato a Roma sono ormai alle spalle, ma gli strascichi degli incidenti avvenuti durante la mobilitazione degli indignati continuano a farsi sentire. Così la Fiom, che ha indetto una manifestazione per il 21 ottobre per protestare contro il piano industriale di Fabbrica Italia messo a punto dalla Fiat e contro i tagli disposti da Fincantieri, non ha al momento ancora ottenuto l'autorizzazione al corteo. Nessun divieto di manifestare, chiariscono dalla questura capitolina, ma ai lavoratori delle tute blu della Cgil sarà messa a disposizione una piazza «per motivi di sicurezza».

Prosegue la mediazione tra il sindacato e la questura
Il confronto tra il sindacato e la questura è ancora in corso e le parti stanno cercando una mediazione per «garantire il diritto di tutti a manifestare» ma anche per «venire incontro alle esigenze dei romani che hanno pagato un prezzo troppo alto» con i disordini che hanno devastato la città sabato scorso. La Fiom, per il momento, «non commenta le indiscrezioni» provenienti dalla questura, ma i contatti, come ha spiegato il segretario nazionale, Giorgio Airaudo, «proseguono» e per ora non è stato dato un no ufficiale al corteo. «Noi vogliamo sfilare - precisa - dire no al corteo sarebbe un ulteriore cedimento ai violenti che hanno rovinato la manifestazione di sabato».

Landini: autorizzazione negata già prima degli scontri di sabato
«Ad oggi la questura non ci ha autorizzato il corteo», ha chiarito anche il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, nel corso della conferenza stampa per illustrare le modalità e le motivazioni dello sciopero indetto per il 21 ottobre. Landini ha spiegato che prima degli scontri avvenuti sabato a Roma durante la manifestazione degli indignados la questura aveva già negato l'autorizzazione affinché il corteo raggiungesse piazza Navona o piazza Farnese.

Per ora garantita solo l'agibilità di piazza della Repubblica
Oggi, ha quindi aggiunto il leader della Fiom, è stata negata l'autorizzazione anche a piazza Santi Apostoli. «Stamattina ci hanno confermato - ha proseguito Landini - che non c'è ancora l'autorizzazione al corteo» ma solo al concentramento in piazza della Repubblica. «Nei prossimi giorni continueremo a chiedere di poter fare il corteo, è necessario per noi manifestare a maggior ragione dopo ciò che è accaduto sabato - ha proseguito - quando non è stato colpito il potere ma il nostro diritto di manifestare».

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