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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2011 alle ore 19:51.

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Napoli apre e chiude il circuito di World Series della Coppa America di vela con due tappe che si svolgeranno rispettivamente dal 7 al 15 aprile del 2012 e dall'11 al 19 maggio del 2013. Quest'ultimo appuntamento, in particolare, servirà a determinare i team che a San Francisco di lì a poco si contenderanno la Louis Vuitton Cup.

Location destinata a ospitare le regate, il quartiere di Bagnoli, periferia occidentale della città un tempo presidiata dall'industria siderurgica di Stato. È stato Richard Worth in persona, il presidente dell'Acea, l'Authority che organizza la competizione, a illustrare questa mattina i dettagli delle due date napoletane della kermesse nella cornice di Castel dell'Ovo.

L'entusiasmo del patron. Da lui parole di grande apprezzamento per il capoluogo campano e chi lo rappresenta: «Napoli – ha detto - col suo entusiasmo e la passione delle sua gente si candida a essere la seconda casa dell'America's Cup dopo gli Stati Uniti. Si è fatto un lavoro durissimo per portare questo evento qui. Ora ci sono nove barche a contendersi la vittoria ma altre se ne aggiungeranno e se siamo fortunati avremo anche un equipaggio napoletano. Abbiamo organizzato già due eventi, a Cascais e Plymouth, tali da offrire uno spettacolo eccitante: sono sicuro – ha concluso il patron - che a Napoli sarà ancora meglio con migliaia di persone che contribuiranno alla riuscita di un evento speciale con benefici per tanti».

La competizione. Le due tappe napoletane delle World Series saranno articolate su percorsi brevi e stretti, pensati per garantire regate competitive tanto agli occhi del pubblico assiepato lungo le banchine, quanto a quelli dei telespettatori che le seguono da casa. Il nuovo formato della manifestazione prevede una prova di velocità pura, un evento di match race e una serie di regate di flotta che vedranno impegnati sulla linea di partenza AC45 identici. Le World Series rappresentano l'unica occasione per vedere i protagonisti dell'America's Cup regatare tutti assieme. L'AC45, catamarano dotato di ala rigida, è il precursore della nuova generazione di barche di Coppa America. Capace di raggiungere velocità prossime ai 50 chilometri orari, è una barca agile al punto da garantire regate caratterizzate da una notevole componente tattica, come di sicuro si riveleranno quelle disegnate dall'America's Cup Race Management. Ma c'è qualcosa che rende davvero speciale l'appuntamento di maggio 2013: a Napoli saranno individuati i team che, successivamente, a San Francisco disputeranno la Louis Vuitton Cup e quindi le finali dell'America's Cup vera e propria.

Una barca italiana. Napoli e Venezia - quest'ultima già individuata per ospitare la tappa delle World Series che si terrà dal 12 al 20 maggio 2012 – stanno tra le altre cose lavorando insieme per consentire la partecipazione di una barca italiana alle regate. A rivelarlo Paolo Graziano, presidente dell'Unione industriali di Napoli e amministratore unico della società di scopo che porterà nel capoluogo campano la manifestazione. «Ora – ha dichiarato – ci stiamo occupando di definire l'equipaggio e trovare degli sponsor per avere un team in grado non solo di partecipare ma di arrivare in alto in classifica. La nostra città – ha concluso il presidente degli imprenditori partenopei - vuole rinnovare la sua immagine. Per farlo bisogna fissare target elevati». Quale miglior vetrina della competizione velica per eccellenza?

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