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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2011 alle ore 11:44.

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In Italia sette veicoli su cento circolano senza assicurazione, che vuol dire che sulle strade ci sono 3,5 milioni di auto non assicurate. Il mercato delle polizze false, poi, è sempre più florido e proliferano compagnie fantasma e società prive di titoli a stipulare polizze Rc-auto. Soni i dati sconcertanti contenuti nello studio della Fondazione Aci "Filippo Caracciolo", dal titolo «Il falso documentale negli illeciti stradali», presentato oggi nella seconda giornata del Forum internazionale delle Polizie locali organizzato dall'Aci a Riva del Garda (Tn), in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e l'Automobile club di Trento.

Oltre 100mila auto pizzicate senza assicurazione
«Le infrazioni rilevate dalle Polizie locali e dalle altre Forze dell'ordine per mancanza di copertura Rc-auto sono 100mila nell'ultimo anno – ha sottolineato il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi – e le frodi in questo settore rappresentano il 3% del totale delle frodi assicurative accertate. In Inghilterra sono il quadruplo e in Francia il doppio, non perché lì ci sia più propensione all'illecito, ma perché quei Paesi trovano conveniente svolgere una adeguata attività di controllo sui sinistri. In Italia gli indennizzi del Fondo di garanzia per incidenti causati da veicoli senza Rc-auto sono stati 22mila nel 2010, in aumento del 10% negli ultimi tre anni».

Introdurre meccanismi preventivi
Occorrerebbe un sistema capace di rilevare le irregolarità prima della messa su strada dei veicoli. Servirebbe una norma che introduca l'obbligo di comunicazione della copertura Rc-auto per il rilascio e l'aggiornamento dei documenti di proprietà e di circolazione dei veicoli. «L'Aci auspica - ha detto Gelpi - che nel testo antifrodi in discussione alla Commissione Industria del Senato siano inserite idonee misure come questa». Sistema di prevenzione attiva che è già stato introdotto con successo in Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Finlandia e molti altri Paesi europei. Un sistema che consentirebbe una maggiore sicurezza sulle strade e risparmi agli automobilisti italiani che già pagano 16,9 miliardi di euro la polizza Rc-auto.

Il più attivo il comando di Milano
Soprattutto in città, dove si registrano il 76% degli incidenti stradali, le Polizie locali stentano a contrastare gli illeciti: il Comando di Milano - il più attivo in Italia su questo fronte - ha individuato appena 160 polizze rc-auto false in un anno; seguono Bologna e Napoli con 26 e 20 casi accertati. Ciò è imputabile prevalentemente a carenze strutturali e formative dei Comandi che impediscono agli operatori di riconoscere nei controlli su strada un contrassegno falso. L'attività delle Polizie Locali riscuote maggiore successo verso altre tipologie di contraffazioni, più facilmente individuabili: il 48% dei reati di falsità accertati riguardano la patente e il 22% i permessi per gli invalidi. Solo il 21% le assicurazioni, il 5% le carte di circolazione, il 3% i permessi di accesso ai centri urbani e l'1% le targhe.

Marginale la falsificazione dei permessi Ztl
Dala ricerca emerge che è marginale la falsificazione dei permessi Ztl, perché i controlli automatizzati ai varchi urbani verificano in tempo reale la validità delle autorizzazioni. Discorso diverso per i contrassegni per gli invalidi, per i quali l'Aci sollecita il recepimento nel nostro Paese del "blue badge", il modello unico di contrassegno raccomandato dal Consiglio Europeo, che consente il beneficio delle facilitazioni non solo nello Stato dove viene rilasciato, ma in tutti i Paesi dell'Unione. Utile sarebbe anche una armonizzazione a livello europeo dei criteri di assegnazione dei permessi. (N.Co.)

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