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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2011 alle ore 14:45.
15 novembre
Eurosud: è la prima vera scadenza fissata nella missiva inviata ieri dall'Italia ai vertici Ue e riguarda la definizione del piano di crescita. In realtà, se si scandaglia meglio il documento dell'Esecutivo, si scopre che il primo appuntamento è legato alla messa a punto di un piano di azione che consenta di utilizzare pienamente i fondi strutturali «per migliorarne l'uso e ridefinirne le priorità in stretta collaborazione con la comissione europea». In sostanza, il Governo dovrà procedere alla revisione strategica dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013 in modo da concentrare le risorse su crescita e competitività del Paese, in particolare sul potenziale non utilizzato al Mezzogiorno. Per intenderci, quello che il ministro Giulio Tremonti ha definito in modo evocativo "Eurosud".
30 novembre
Dismissioni: l'obiettivo del Governo è varare un piano di dismissioni e valorizzazioni del patrimonio per almeno 5 miliardi di euro di proventi all'anno nel prossimo triennio. Gli enti territoriali dovranno definire con la massima urgenza un programma di privatizzazione delle aziende da essi controllate. I proventi serviranno a ridurre il debito o a realizzare progettti di investimento locali.
Le altre scadenze
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