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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2011 alle ore 17:50.

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Matteo Renzi (Olycom)Matteo Renzi (Olycom)

Nell'opposizione questo si preannuncia come il weekend di Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, leader di quel movimento, interno al centrosinistra, giovane e meno giovane, che va sotto il nome di «rottamatori», definizione che peraltro piace poco al sindaco. Si è aperta infatti questa sera la sua kermesse politica, il cosidetto «Big Bang».

Scenografia choc per gli affezionati alle manifestazioni di partito: un salotto come quello di casa è allestito sul palco dove gli ospiti (attesi tra gli altri Parisi e Chiamparino, ma non Bersani impegnato a Napoli con altri giovani) si alterneranno fino a domenica. Accanto le immagini di grandi dinosauri, quelli che «si sono estinti da soli» ed il cui ingresso è «vietato» nella vecchia stazione granducale dismessa dove sono state sistemate 1.200 sedie per il pubblico - ma stasera sono già circa duemila i presenti - per ascoltare, ma anche per partecipare, alle cento idee con le quali Renzi vuole cambiare la politica, lanciate poi in un confronto online in una sorta di Wiki-Pd, per varare una «rivoluzione delle idee». Fioccano non solo adesioni ma anche polemiche.

Eppure Renzi prova a rassicurare: per il Pd «non porteremo neanche un elemento di divisione, ma delle idee», ha detto il sindaco toscano rispondendo in Palazzo Vecchio ai giornalisti a proposito della convention dei rottamatori 'Big Bang', alla stazione Leopolda. «Il problema non è se saremo uniti o no dopo la Leopolda - ha aggiunto -, il problema è che quando il centrosinistra è stato al Governo il giorno dopo si è messo a litigare. Se davvero toccherà a noi del centrosinistra governare il futuro cosa facciamo, una riedizione dell'altra volta? Secondo me gli elettori ci portano via. Dobbiamo quindi metterci d'accordo su cosa fare e su come farlo».

Renzi ha spiegato che dalla Leopolda arriveranno «tante idee, entusiasmo, passione, la voglia di non vedere soltanto gli aspetti negativi del momento che stiamo vivendo, ma anche il coraggio, l'orgoglio, la voglia di partecipare di tante persone. Da mezza Italia stanno arrivando a Firenze donne e uomini che credono nella politica e che vogliono portare progetti e idee».

Renzi ha inoltre confermato che per il centrosinistra ci dovrà essere «non solo la constatazione che il Governo ha fallito, ma anche la necessità di portare delle idee alternative. Che gli altri non siano stati all'altezza delle aspettative lo sanno anche i sassi, la vera questione è cosa fareste se toccasse a voi governare il Paese. Mi aspetto - ha concluso - che in questi tre giorni si parli di questo, non di polemiche, coalizioni, alleanze. Parliamo delle questioni vere, degli italiani».

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