Papademos nuovo premier greco, una terapia shock contro le oligarchie

L'ex governatore della Banca Centrale greca Lucas Demetrios Papademos (AFP)

Lucas Demetrios Papademos, 64 anni, ex governatore della Banca Centrale greca ed ex numero due della Bce sotto l'ex presidente Jean-Claude Trichet ha un compito arduo davanti a sé, ma ha anche le capacità e il riconoscimento internazionale per rimettere i conti greci sulla giusta rotta.

Come ex governatore centrale conosce il linguaggio dei mercati fatto di poche promesse ma da rispettare, cifre da mantenere, oneri e debiti da onorare alla scadenza. La ricetta è giù stata delineata al super vertice europeo del 26 ottobre dove la Grecia in cambio di riduzione della spesa pubblica, taglio di 30mila esuberi statali, iniezione di liberalizzazioni nei trasporti e nei servizi, avrà in cambio la sesta tranche di 8 miliardi di euro del primo piano da 110 miliardi e un nuovo finanziamento da 130 miliardi di euro e il taglio del 50% del debito in mano ai grandi investitori privati.

E' una scomessa sulla modernizzazione accelerata del paese che arranca da un decennio nel treno dell'eurozona. Papademos punterà su una terapia shock, fatta di tagli decisi senza compromessi politici alle spese improduttive e investimenti mirati per ritrovare il percorso della crescita sana, una soluzione per ridare stabilità alla sonnolenta, nepotistica e corporativa società greca, dominata da pochi gruppi oligarchici e fornire invece un futuro ai giovani greci, oggi costretti all'emigrazione, introducendo elementi di concorrenza e premio del merito.

Questa è la sfida di Papademos, il Mario Monti ellenico, chiamato a rimettere in carreggiata il suo disastrato paese, vissuto per troppo a lungo al di sopra dei suoi mezzi.

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