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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2011 alle ore 06:36.

Ma può essere utile incrociare questa vicenda con l'inchiesta della Procura di Napoli. Quella da cui è emerso che l'imprenditore campano Paolo Viscione avrebbe pagato «la somma complessiva di 500mila euro circa, nonché altri donativi quali gioielli, viaggi e soggiorni turistici» a Milanese per "sistemare" vari problemi giudiziari. Un'accusa che l'ex braccio destro di Tremonti nega fermamente.
In un atto di quel procedimento sono riportate dichiarazioni di Viscione, relative alla vendita di un suo ramo di aziendale:
Paolo Viscione: Marco Milanese mi fa incontrare con Massimo Ponzellini, che è il presidente della Banca Popolare di Milano (...) Ponzellini doveva fare la bank insurance... e doveva fare l'accordo.
Pubblico ministero: Ponzellini per conto di chi trattava?
PV: Per conto della banca
Pm: Di quale banca?
PV: Banca Popolare di Milano. È il
presidente.
Pm: Era interessato come Banca Popolare di Milano?
PV: Era interessata la Banca Popolare di Milano a finanziare l'operazione (…) Ma non è finita, perché poi l'appuntamento che si doveva fare, (…) si presenta solo Cannalire, e c'è stato presente anche Marco Milanese... presso il mio studio a Via Di Pietro... il giorno ve lo posso indicare con precisione assoluta.
Pm: Chi sono i presenti?
PV: ... il compratore...
Pm: Ponzellini?
PV: Non Ponzellini... i due che debbono comprare e Cannalire.
Pm: Cannalire per conto di Ponzellini?
PV: Per conto… diciamo come
plenipotenziario.
Pm: Quindi la Banca Popolare di Milano ha fatto un'istruttoria su questa persona?
PV: Ha fatto una pseudo istruttoria (…) A quel punto là si doveva andare avanti per chiudere, quando a febbraio, Milanese se ne viene col discorso: «Siamo intercettati... sei intercettato. Non mi chiamare più. Ci vediamo il martedì... adesso non ci sta più la Finanza solo, ci stanno i Carabi... insomma, un casino…»
Pm: Di queste vicende - dei suoi rapporti con Milanese - chi altri è informato oltre a lei?
PV: ... lo stesso Cannalire, Banca Popolare di Milano.
Dagli atti di Milano, si capisce adesso che Viscione non mentiva quando parlava di Cannalire come di un plenipotenziario di Ponzellini.
La stessa cosa ci è stata detta dal direttore generale dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, Raffaele Ferrara, che su questo è stato ascoltato dagli inquirenti: «Cannalire io l'ho conosciuto come segretario di Ponzellini. Addirittura, direi factotum di Ponzellini. In questa veste si è sempre presentato».
Ma chi è e da dove viene Antonio Cannalire? «È una persona molto brillante e intraprendente. Sempre stata molto vicina al mondo della politica. E capace di adeguarsi ai tempi», ci dice un politico che lo ha conosciuto negli anni in cui operava in Puglia, sua regione natale. «All'inizio era legato ad An, quando fu nominato amministratore della Francavilla Fontana Multiservizi, poi ha allacciato rapporti con i Ds e il Pd. Adesso è in società con il figlio del fondatore di Forza Italia. Piu bravo di così?».
Chiediamo quale sia il know how professionale di Cannalire. E il politico risponde così: «È molto vivace intellettualmente, molto veloce. E si sa muovere con una buona dose di spregiudicatezza». Ne ha certamente dato prova con le sue mosse nel mondo dei giochi.
cgatti@ilsole24ore.us
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