Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2011 alle ore 12:32.

My24
Il traghetto turco dirottato. Foto AnsaIl traghetto turco dirottato. Foto Ansa

Si è concluso con la morte del sequestratore, dopo 12 ore, il dirottamento del traghetto turco compiuto tra ieri pomeriggio e poco prima dell'alba di oggi nel Mar di Marmara. Un'azione, secondo una ricostruzione ufficiale, compiuta da un singolo terrorista curdo del Pkk in possesso di una bomba, ucciso in un blitz delle teste di cuoio turche. I 24 fra passeggeri e componenti dell'equipaggio stanno bene.

Il blitz delle forze dell'ordine
È durato una decina di minuti e si è concluso con cinque o sei colpi d'arma da fuoco il blitz delle teste di cuoio turche che hanno liberato il traghetto.

In assenza di dettagli da fonte ufficiale è quanto emerge da dichiarazioni di sequestrati rese a tv turche. «Abbiamo sentito cinque o sei colpi prima dell'alba», ha riferito Kadir Altunoglu, un uomo sulla trentina, alla tv locale di notizie Samanyolu. «Avevamo aperto il portellone posteriore per far entrare i commandos», ha aggiunto. Un altro passeggero, Ceyhun Tezer, di 28 anni, ha detto all'emittente NTV che il tutto «è durato non più di dieci minuti. Abbiamo sentito sei colpi d'arma da fuoco, ci hanno detto tre alla testa e altri tre al petto. Poi non ci sono stati altri colpi».

Liberati i passeggeri
I passeggeri liberati sono stati dapprima portati in commissariato a Silivri per rendere le loro testimonianze. «Il terrorista ha detto all'equipaggio di radunarci di sopra, non l'abbiamo mai visto», ha riferito Altunoglu aggiungendo che il sequestratore «ci ha mandato te e biscotti».

Dal canto suo Tezel ha raccontato che i passeggeri all'inizio del sequestro non avevano sospettato nulla ma si sono allarmati quando hanno visto il traghetto cambiare direzione rendendo troppo lungo il loro viaggio che avrebbe dovuto durare solo 20 minuti per andare da Izmit alla vicina Karamursel: hanno poi capito tutto quando hanno visto le prime notizie del sequestro in tv. Secondo il sito del quotidiano Hurriyet, il traghetto - prima di fermarsi per esaurimento del carburante - ha vagato per il mare tracciando dei cerchi.

Ministro dell'Interno turco: tre bombe sul traghetto
Smentendo un governatore provinciale, il ministro dell'Interno turco Idris Naim Sahin ha confermato che il terrorista che ha dirottato un traghetto nel Mar di Marmara era in possesso di esplosivo, quasi un chilo e mezzo.

Parlando in tv, il ministro ha precisato che il dirottatore aveva tre cariche di esplosivo tipo «A-4» di 450 grammi ciascuna all'interno di bottiglie. Il terrorista, ha riferito ancora il ministro, è un curdo e si chiamava Mensur Guzel, nato nel 1984 nella provincia di Diyarbakir, a Kulp, nel sud-est della Turchia. Apparteneva al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ed era «responsabile della sezione giovanile dell'organizzazione a Kocaeli», la provincia orientale da cui era salpato ieri il traghetto.

Parlando di un incidente «serio» ma gestito «con successo», Sahin ha sostenuto che «non c'era alcuna possibilità di catturare vivo il terrorista». Nell'inchiesta subito scattata sul dirottamento sono stati fermati tre sospetti. Un testimone, parlando in tv, ha riferito che al momento dell'abbordaggio delle teste di cuoio «siamo restati in silanzio. Erano una quindicina».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi