Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2011 alle ore 15:18.

My24
(Ap)(Ap)

L’Italia, a differenza della Grecia, “è solvibile, ovvero ha le risorse economiche per gestire i suoi debiti”, sottolinea l’opinionista del Nyt. Ecco perché “molti economisti dicono che sarebbe sensato proteggere l’Italia da una temporanea incapacità di rispettare gli obblighi di cash-flow”. E poiché la fiducia è una componente importante dei mercati, assicurare che la banca centrale sarebbe pronta a intervenire come prestatore ai governi potrebbe bastare a evitare la necessità di un intervento.

Ma finché rimane la preoccupazione che l’Italia non riesca a pagare gli interessi sul debito, i titoli pubblici italiani continuano a perdere valore come mezzo di pagamento interbancario, “un grande svantaggio per le banche italiane e francesi che detengono decine di miliardi di titoli del debito italiano”.

Se i tassi d’interesse che l’Italia deve pagare restano agli attuali livelli – avverte Ewing – alla fine il governo potrebbe andare in fallimento.

Anche sul Washington Post si punta il dito sul ruolo della Bce. “Mentre l’Italia era sull'orlo della crisi, la Bce si è tirata indietro”, titola il quotidiano della capitale Usa. Nell’articolo, Howard Schneider mette in evidenza che la scorsa settimana, mentre i costi d’indebitamento dell’Italia schizzavano in alto e il governo si avvicinava al crollo, la Banca centrale europea “ha reagito in modo insolito per un’organizzazione che serve da principale pompiere finanziario della zona euro”.

La Bce “ha rallentato l’acquisto di titoli di Stato”, cosa che – secondo il Washington Post – ha “probabilmente” contribuito al balzo dei tassi d’interesse oltre la soglia del 7% e ha “senza dubbio” accelerato la partenza di Berlusconi.

Secondo le statistiche Bce diffuse lunedì - si legge sul Wp - la scorsa settimana la banca ha ridotto l’acquisto di titoli pubblici a circa 6 miliardi di dollari, la metà della settimana precedente. Anche se non ci sono i numeri per ogni Paese, gli analisti parlano di una “danza imprevedibile e alquanto snervante” con Paesi come Italia e Spagna che potrebbero correre il rischio di avere bisogno di un salvataggio.

Nel comportamento della Bce, secondo il Post, ci sarebbe “la volontà di lasciare Paesi come l’Italia sotto pressione per assicurare la continuazione delle riforme politiche ed economiche”. “I rischi sono elevati”, avverte il Wp: “C’è il rischio di perdere il controllo del processo e permettere che la fiducia nell’Italia o nella Spagna scendano così tanto da far perdere ai quei Paesi la capacità di avere prestiti per conto proprio”.

La crisi italiana è al centro di una serie di video-interviste Bloomberg a economisti e operatori, online sul sito del Washington Post. L’incarico a Monti “non metterà fine alla crisi italiana” (Lothar Mentel, Octopus Investments). “Le banche italiane hanno bisogno di piani di deleveraging” (Alberto Gallo, Royal Bank of Scotland). “Monti deve prima tagliare la spesa” (Mario Baldassarri, presidente della commissione Finanze della Camera).

Sui siti dei media esteri si coglie una certa sorpresa per l’attacco dei mercati all’Italia nonostante l’incarico a Mario Monti. “Gli investitori dubitano che Monti possa cambiare la corrente per l’Italia” (Financial Times); “Niente effetto Monti per l’Italia” (Les Echos); “Cosa? Niente rimbalzo Berlusconi?”, “Il breve urrah dell’euro”(Wall Street Journal).

L’Italia avrà anche mandato via Berlusconi, ma ha sempre grossi problemi di crescita”, nota il Wsj, sottolineando la “montagna di sfide” che Monti deve affrontare. Sempre sul Wall Street Journal, Richard Barley contrasta chi sostiene la necessità di un maggiore intervento della Bce: “Il bazooka Bce potrebbe stimolare la crisi dell’euro”.

La Banca centrale europea – si legge sul Wsj - ha finora svolto un “ruolo cruciale” nel mantenere la fiducia nell’euro. Ma gli appelli ad ampliare gli acquisti di titoli pubblici per aiutare l’Italia, secondo Barley, “potrebbe trasformare la crisi del debito in una vera crisi dell’euro”.

E continua a far discutere l’analisi del premio Nobel Nouriel Roubini, secondo cui “I giorni dell'Italia nell'eurozona potrebbero essere contati” (Financial Times), così come rischiano di uscire dall’euro anche Grecia, Portogallo e Spagna.

Shopping24

Dai nostri archivi