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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2011 alle ore 15:45.
L'ultima modifica è del 21 novembre 2011 alle ore 12:19.

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Le ipotesi sulle misure del nuovo Governo Monti per perseguire la strada del rigore, dell'equità e della crescita fanno discutere: un'eventuale patrimoniale, l'aumento dell'Iva, il ripristino dell'Ici sulla prima casa con contemporanea revisione della tassazione sugli immobili, rivedendo le rendite catastali. Poi l'abbassamento drastico della soglia massima per l'uso del contante (dagli attuali 2.500 euro a 300 euro), l'indicazione di elementi patrimoniali nella dichiarazione dei redditi. Dalle aspettative degli italiani secondo il sondaggio Demopolis per La7 ai commenti del mondo politico, sindacale e finanziario.

I numeri della bozza di relazione del tavolo della riforma fiscale sull'erosione
Le aliquote Iva ridotte al 4% e al 10% comportano insieme una perdita di gettito di 40,128 miliardi di euro. È quanto si calcola nel dossier elaborato dal tavolo della riforma fiscale sull'erosione. I 40 miliardi costituiscono la differenza che si otterrebbe se tutti i beni di consumo fossero tassati con l'aliquota ordinaria del 21 per cento. Ma nel documento si evidenzia che l'eventuale aumento delle aliquote ridotte peserebbe quasi totalmente sui consumi finali delle famiglie. Per quanto riguarda i prodotti alimentari tassati al 4%, un eventuale passaggio al 21% produrrebbe un gettito e contemporaneamente peserebbe sui bilanci delle famiglie per 7,841 miliardi di euro. Per quelli tassati al 10% la differenza di gettito (rispetto all'aliquota ordinaria del 21%) è di 5,408 miliardi. Sono complessivamente 720 gli sconti a vario titolo che diminuiscono il gettito fiscale. Valgono 253,754 miliardi di euro, segnala la bozza della relazione conclusiva del tavolo fiscale sull'erosione. Domani si terrà l'ultima riunione che di fatto chiude il lavoro istruttorio dei 4 gruppi sulla riforma.

Sondaggio Demopolis per La7: sacrifici all'insegna dell'equità sociale
Intanto crescono le aspettative degli italiani nei confronti dell'esecutivo guidato da Monti. I cittadini sono consapevoli dei sacrifici necessari, a patto che siano all'insegna di una reale equità sociale. Secondo un'indagine realizzata dall'istituto Demopolis per il programma "Otto e mezzo", condotto su La7 da Lilli Gruber, il 97% degli italiani chiede al nuovo Governo impegni precisi sulla riduzione dei costi della politica, l'81% un impulso reale alla crescita economica del Paese e all'occupazione giovanile, il 73% un contrasto più serio all'evasione fiscale. Cresce anche, al 68%, la condivisione di una possibile patrimoniale sulle grandissime ricchezze; oltre la metà degli italiani segnala come prioritaria anche la riforma della legge elettorale. «I due terzi dei cittadini - afferma il direttore di Demopolis, Pietro Vento - si augurano che l'esecutivo, voluto da Giorgio Napolitano, possa giungere a fine legislatura, per portare a termine il programma di crescita e di riduzione del debito pubblico».

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