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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2011 alle ore 17:35.

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Sandra Zampa del Pd (C 3678) nella sua proposta di legge si occupa della domanda di cittadinanza da parte dei minori stranieri non accompagnati in Italia da due anni. A questi giovani viene concessa la possibilità di inoltrare domanda per ottenere la cittadinanza italiana, purché siano in grado di dimostrare «di aver intrapreso un virtuoso percorso di integrazione sostenuto dall'aiuto concreto della collettività». In pratica presenza continuativa nel territorio italiano da almeno due anni, frequenza di corsi scolastici, compimento percorso di istruzione o formazione professionale, presa in carico per un progetto di assistenza o integrazione da parte di un ente pubblico privato, sufficiente grado di conoscenza della lingua italiana.

Gianclaudio Bressa del Pd (C 4236) chiede, con un provvedimento in due articoli, una agevolazione per l'acquisto della cittadinanza per bimbi nati in territorio italiano da genitori stranieri residenti in Italia al momento della nascita del bambino. Una proposta di legge, dunque, che tende verso lo ius soli, ma «non lo raggiunge per ragioni prudenziali», spiega il provvedimento. Il primo meccanismo prevede due condizioni sostanziali (una alternativa all'altra) e una procedimentale. Le prime due prevedono la nascita da genitori stranieri di cui almeno uno residente da 5 anni in Italia o la nascita da genitori stranieri di cui almeno uno sia nato in Italia e vi risieda legalmente almeno da un anno. La condizione procedimentale è la dichiarazione di volontà di uno dei genitori all'atto della nascita. Il secondo meccanismo consente al minore straniero nato in Italia o entrato prima del compimento dei 5 anni, di diventare cittadino al compimento della maggiore età.

Anna Teresa Formisano dell'Udc (C 4634) nella sua proposta di legge considera in maniera particolare la situazione dei minori immigrati, estendendo le attuali possibilità di acquisto della cittadinanza. Al minore straniero nato o entrato in Italia entro il quinto anno di età, che vi abbia risieduto fino alla maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiano entro un anno dalla maggiore età. Il minore figlio di genitori stranieri acquista la cittadinanza italiana su istanza dei genitori o del genitore che esercita la potestà genitoriale, se fornisce prova della frequenza di un ciclo scolastico obbligatorio, insieme alla conoscenza della lingua e della cultura italiana.

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