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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2011 alle ore 06:37.

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ROMA.
Un pranzo con i presidenti delle Camere per chiedere lo sprint in Parlamento sulle misure che verranno varate ne prossimi giorni. E poi una visita al Colle per illustrare le prossime tappe del Governo sul fronte interno ed europeo. Due passi indispensabili per preparare il suo incontro di oggi con Angela Merkel e Nicholas Sarkozy. Un vertice cruciale per Mario Monti e non solo perché oggi verrà scattata una foto da tempo assente negli album italiani ed europei ma soprattutto perché i temi sul tavolo sono davvero urgenti. Innanzitutto per l'Italia che ha due scadenze a breve: l'asta di venerdì di BoT e CTz e quella di martedì prossimo con i BTp a dieci anni con rendimenti che volano sul 7%. Dunque la prima urgenza sta nella collocazione dei BoT e dei BTp e quindi nella garanzia che ancora una volta la Bce acquisti i nostri titoli di Stato altrimenti la situazione potrebbe precipitare per noi e per l'intera area euro. In "dote" Monti porterà alla Merkel e Sarkozy un pacchetto di misure che approderanno in Consiglio dei ministri nei prossimi giorni dando sufficienti garanzie di affidabilità per far rientrare l'Italia – stabilmente – nei vertici da dove finora era stata tagliata fuori.
Il premier, ancora ieri, ha limato gli interventi complessivi che presenterà probabilmente giovedì prossimo anche se resta un margine di incertezza sulla correzione dei conti per centrare il pareggio di bilancio. E questo perché sarà l'Europa – e anche il vertice a tre di oggi – a dare chiarimenti sul denominatore deficit, se cioè potrà essere depurato o no da elementi ciclici, crescita e tassi. Dunque, la manovra che finora è stata "quotata" sui 25 miliardi potrebbe essere più leggera se Bruxelles darà un'interpretazione meno restrittiva sul calcolo del deficit. Quel che è certo è che il Governo varerà misure in due tempi: subito e con un decreto ci sarà il ripristino dell'Ici nella nuova versione (Imu) e con la modifica delle rendite catastali. Quella che la Lega chiama già patrimoniale. E poi ci sarà – sempre da subito – un intervento sulle pensioni con l'estensione del criterio pro-rata per tutti (e forse il blocco delle finestre nel 2012?). Ma contestualmente dovrebbe arrivare anche un segnale distensivo e, cioè, un alleggerimento dell'Irpef per le famiglie e della tassazione sulle imprese. Si parla anche di un aumento dell'Iva ma questo dipenderà dall'entità della correzione da fare. Invece, con un disegno di legge, quindi senza i tempi dell'urgenza, ci sarà la riforma del mercato del lavoro sul modello-Ichino per unificare un mercato del lavoro oggi diviso tra tutelati e non. Un percorso che comprenderà il dialogo con le parti sociali oltre che con il Parlamento.

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