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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2011 alle ore 17:12.
L'ultima modifica è del 27 novembre 2011 alle ore 15:34.

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Sono tre le vittime accertate del naufragio di ieri sera sul litorale brindisino di una barca a vela partita cinque giorni fa dalla Turchia con la quale alcune decine di immigrati di origine asiatica hanno tentato di approdare clandestinamente. Nelle ricerche che continuano senza sosta sono impegnate tre motovedette della Guardia Costiera e una della Guardia di Finanza mentre elicotteri delle Fiamme Gialle e della polizia perlustrano il tratto d'acqua dal cielo. Il corpo della terza vittima è stato trovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco che continuano a perlustrare la costa frastagliata.

L'imbarcazione. La barca naufragata andando a sbattere contro gli scogli - con mare forza 5, sulla scogliera della Mezzaluna, in località Carisciola di Santa Sabina, marina di Carovigno a nord di Brindisi - si chiama Gloria, batte bandiera statunitense ed è lunga 11 metri: secondo qualche testimonianza a bordo ci sarebbero state una settantina di persone. Le persone soccorse finora sono 43, tutti uomini: 41 di loro sono in buone condizioni di salute e si trovano nel centro Cara di Restinco, mentre le condizioni degli otto feriti non sono preoccupanti (2 sono in ospedale ad Ostuni): la maggior parte di loro ha subito fratture e contusioni nell'urto violento che la barca ha avuto contro gli scogli. I soccorritori sperano che la terza vittima ritrovata vittima sia anche l'ultima e che i circa quindici dispersi siano riusciti a mettersi in salvo.

Il numero sul braccialetto. I migranti tutti privi di documenti - hanno dichiarato di provenire dal Bangladesh, dall'Afghanistan, dall'Iran e dall'Iraq - avevano un insolito braccialetto di carta con numeri progressivi e gli investigatori sperano di ottenere così qualche certezza su quanta gente si trovasse effettivamente sulla barca.

Gli scafisti. Stando ai racconti dei sopravvissuti, sarebbero stati due gli scafisti a bordo della barca, di cui uno di nazionalità curda che minacciava gli immigrati con dei coltelli, mentre l'altro di carnagione chiara è presumibilmente un europeo.

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