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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2011 alle ore 21:48.

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Il neoviceministro dell'Economia Vittorio Grilli è di casa a Via XX Settembre dove ricopre, dal maggio 2005, la carica di direttore generale. Ma per Grilli non ci sarà il doppio incarico: prenderà infatti il 70% in meno dello stipendio del dg, carica da cui andrà in aspettativa, visto che il ruolo di direttore generale è infatti incompatibile con il nuovo incarico di viceministro. Nato a Milano il 19 maggio 1957, Grilli ha conseguito una laurea in Discipline Economiche e Sociali all'Università Bocconi e un Ph.D. in Economics all'University of Rochester di New York. Prima di approdare al Tesoro, Grilli è stato da luglio 2002 a maggio 2005, Ragioniere generale dello Stato e poi, dal dicembre 2005, presidente della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia.

Dal 2001 al 2002 è stato Managing Director alla Credit Suisse First Boston di Londra. E, ancora prima, dal 1994 al 2000, capo della Direzione I - Analisi Economico-Finanziaria e Privatizzazioni - del Dipartimento del Tesoro, Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica. Insomma, una vita passata a Via XX Settembre. Dove è approdato dopo una lunga parentesi all'estero: dal 1986 al 1990 è stato Professore al Dipartimento di Economia alla Yale University, negli Usa; dal 1990 al 1994 è stato il "Woolwich Professor of Financial Economics" all'Università di Londra, Birkbeck College, in Gran Bretagna.

Grilli è attualmente anche presidente dell'Efc (Economic Financial Committee), dell'Efsf (European Financial Stability Facility). E ancora membro dell'Esrb (European Systemic Risk Board) e membro del Board dell'European think tank Bruegel (Brussels European Global Economic Laboratory), oltre che membro dell'Aspen Institute Italia. È poi componente dei consigli di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti; Fondazione Istituto Nazionale di Genetica Molecolare - Ingm; Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Ed è stato Presidente del Fsc - Comitato per i Servizi Finanziari del Consiglio Europeo, oltre che commissario Unico della Fondazione "Istituto Italiano di Tecnologia" dal marzo 2004 a ottobre 2005. È stato inoltre chairman dell'Oecd Privatisation Network e consigliere di amministrazione in numerose società quotate e non.

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