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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2011 alle ore 06:40.
Il biglietto, poi risultato anonimo, per l'epoca in cui si colloca - l'indagine Enav decollerà molti mesi più tardi - e il tono suona come un ricatto o quasi. I presunti sottoscrittori hanno tutti smentito di esserne gli autori. Due di loro, Iannilli e Cola, benché indagati, sono diventati tra i principali testi dell'accusa. Quanto a Piunti, è un sottufficiale della Guardia di Finanza poi assunto in Selex SI, rinviato a giudizio a Perugia al processo per il G8 per rivelazione del segreto d'ufficio. Il 16 dicembre 2010, Cola ha detto del biglietto: «Non ricordo che Borgogni me ne abbia parlato. Nella lettera effettivamente, in modo sintetico, si descrive quanto ho raccontato e cioè che effettivamente da cinque anni, attraverso dei contratti, sono stati commessi degli illeciti. Per quanto ne sappia, Piunti non c'entra con i contratti illeciti e con la illecita ricezione di denaro. Non ho idea di chi possa avere scritto la lettera. Le circostanze in essa contenute, che come ho detto sono vere, erano a conoscenza, in Selex SI, oltre che dell'ing. Grossi, del dott. Fiore e dell'avvocato Colucci, anche di numerose altre persone».
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IL GRUPPO NELLA BUFERA
Le indagini romane
L'inchiesta romana sulle tangenti legate agli appalti dell'Enav diviene di pubblico dominio il 26 novembre 2010, quando il Ros e il Nucleo tributario della Guardia di Finanza perquisiscono le sedi dell'ente della Selex Sistemi Integrati (Finmeccanica)
A dare il via all'indagine sono le dichiarazioni dell'ex consulente esterno di Finmeccanica, Lorenzo Cola, e del suo commercialista, Marco Iannilli, già indagati nell'inchiesta del procuratore Giancarlo Capaldo, sull'affare Digint, partecipata al 49% da piazza Montegrappa
Gli indagati sono venti. Tra loro, il presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, la moglie e ad di Selex SI, Marina Grossi, l'ex direttore delle relazioni esterne Lorenzo Borgogni (nella foto in alto, a destra con Pier Francesco Guarguaglini) l'ex ad dell'Enav, Guido Pugliesi
Per l'accusa Selex SI subappaltava i lavori ricevuti dall'Enav a società che, attraverso sovrafatturazioni, creavano fondi neri destinati al pagamento di tangenti a manager e politici
Le inchieste dei Pm di Napoli
Sono tre i filoni d'indagine aperti dalla Procura di Napoli su società del gruppo Finmeccanica. La prima a partire è stata l'inchiesta sull'appalto del Cen, il centro dati del Viminale; si indaga anche sul Sistri, il sistema di tracciamento rifiuti che fa capo alla Selex Management. Ma l'indagine che fa più scalpore è quella sull'ipotesi di corruzione internazionale (D.Lu.)