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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2011 alle ore 08:50.
L'INCHIESTA
L'intreccio
L'inchiesta condotta dalla Dda di Milano coordinata dal procuratore aggiunto, Ilda Boccassini, cui si accompagna quella parallela condotta dalla Dda di Reggio Calabria coordinata dal procuratore Giuseppe Pignatone, ha portato alla luce un sistema creato dalle collusioni tra ambienti politici e giudiziari e la cosca di 'ndrangheta dei Valle-Lampada
Gli indagati
Dieci le persone arrestate, tra cui il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio, Vincenzo Giglio, che presiede anche la prima sezione della Corte d'assise, ed il consigliere regionale del Pdl Franco Morelli, di 53 anni, politicamente vicino a Gianni Alemanno, esponente di punta prima di An e poi del Pdl e già capo di gabinetto dell'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti
Morelli viene indicato dai magistrati come l'anello di collegamento tra le cosche e gli ambienti politici nazionali. Sarebbe stato Giglio a rivelare a Morelli atti coperti da segreto. Tra gli arrestati anche l'avvocato Vincenzo Minasi, di Palmi
C'è un altro magistrato calabrese che è coinvolto nell'inchiesta. È il giudice del Tribunale di Palmi Giancarlo Giusti, che è soltanto indagato. L'ipotesi d'accusa nei suoi confronti è corruzione in atti giudiziari