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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2011 alle ore 17:14.

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Il governo è cambiato, non le loro richieste: più attenzione per il lavoro, il precariato femminile e la maternità. «Abbiamo votato in cambio di niente, infatti questo Paese non ci somiglia, non ci racconta», scandisce l'attrice Piera Degli Esposti nel video che lancia la prossima iniziativa. Domenica 11 dicembre, infatti, le donne e gli uomini di "Se non ora quando" (Snoq) torneranno in piazza per sollecitare risposte concrete a problematiche che investono la vita di tutti i giorni.

Donne di nuovo in piazza: senza di noi non c'è crescita
Non vogliono annunci-spot, insomma, ma impegni precisi su alcuni tasselli: dalle quote di genere nei partiti, nelle istituzioni e nel Paese all'abolizione delle dimissioni in bianco, al congedo di paternità retribuito al 100 per cento. «Senza le donne non c'è crescita - si legge nel comunicato stampa diffuso da Snoq - perché l'uscita dalla crisi passa attraverso il lavoro e il welfare per le donne e per questo è necessaria una democrazia paritaria. A questo governo diremo che non si può chiedere alle donne di lavorare più anni senza dare loro nulla».

La richiesta: più strumenti di sostegno in una manovra di sacrifici
Nessuna guerra di quartiere contro l'esecutivo Monti, dunque. Ma la sollecitazione ad assicurare più strumenti di conciliazione tra casa e lavoro nel momento in cui si procede ad allungare l'età pensionabile delle donne. E ancora, a mettere in campo misure di sostegno quando si chiedono maggiori sforzi per rilanciare il Paese. Affinché nessuna manovra economica sia fatta senza tener conto di loro.

Ecco alcuni appuntamenti
Il clou della giornata sarà a Roma, alle 14, a piazza del Popolo con una manifestazione-concerto che vedrà alternarsi momenti di musica (con Paola Turci, Marina Rei, l'Orchestra Europa Musica, Emma, Erica Mou) e riflessioni sui temi del welfare, del lavoro, della presenza femminile nella politica e nei media. Anche a Torino, in piazza Castello, si alterneranno brevi riflessioni e musica, immagini e lettura di messaggi. A Messina donne e uomini saranno invitati a scrivere in cinque minuti la loro ricetta per rimettere in moto il Paese, mentre a Modena un corteo sfilerà per le vie della città fermandosi in diversi punti, ciascuno dei quali rappresenta una tappa fisica e simbolica dei temi più vicini al mondo femminile. A Ravenna, poi, i desideri saranno tutti racchiusi in tanti foglietti colorati. Come i gomitoli e gli ombrelli che le donne tirarono fuori il 13 febbraio scorso dal Nord al Sud della penisola (ecco tutti gli appuntamenti). Sognando allora come adesso un'Italia meno ostile.

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