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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2011 alle ore 20:15.

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I ritocchi su pensioni e Imu ancora in alto mare
Baretta lascia poi intendere che i tasselli principali del confronto (Imu e pensioni, ma anche province e indennità dei parlamentari) saranno sciolti solo lunedì. Quando, con molta probabilità, ci sarà un incontro tra il premier e i capigruppo delle forze politiche per provare a individuare una soluzione. Ma certo l'esito negativo del confronto tra il premier e i sindacati riduce moltissimo gli spazi di intervento sulla manovra.

Già domenica sera attese le prime proposte di modifica del tandem Baretta-Leo
I relatori hanno cominciato già domenica sera a mettere giù il mini-emendamento al decreto (non ci sarà un testo del Governo, ma le indicazioni dell'esecutivo saranno recepite dal duo Baretta-Leo), solo però per la parte che non attiene a Imu e pensioni. Tra i ritocchi che potrebbero essere messi nero su bianco dovrebbe esserci la rivisitazione di quella parte della manovra in cui si prevede che sia reato mentire al fisco. In sostanza, il semplice errore nel rispondere a uno dei tanti questionari che l'amministrazione fiscale invia non farà "scattare le manette". Non sono, inoltre, da escludere possibili ritocchi al capitolo dei contributi all'editoria che è stato oggetto di un colloquio "volante" tra il ministro Giarda e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ha la delega all'editoria, Carlo Malinconico.

Si studia nuovo intervento sull'Irap. Verso pagamento cash per pensioni fino a 980 euro
Ci sarebbe poi spazio per l'anticipazione, al 1° gennaio 2011, anche della detrazione fiscale del 36% per le persone colpite da calamità naturali e che finora riguardava le fatture con data a partire dal primo gennaio dell'anno prossimo. Si valuta inoltre - ma qui si attende di capire quale sarà l'atteggiamento dell'Economia - un nuovo intervento sull'Irap con la possibilità di lasciare in vita dal 1° gennaio 2012 la deducibilità forfettaria del 10% dalle imposte dirette dell'Irap pagata sugli interessi passivi, misura sostituita dalla defiscalizzazione integrale del tributo regionale dal costo del lavoro. Il Governo ha poi dato parere favorevole a un emendamento che innalza il tetto del "cash" pagabile dalle pubbliche amministrazioni, dagli attuali 500 euro a circa 980. E dall'esecutivo arriva anche il via libera a un emendamento sulla messa in sicurezza delle scuole.

Il nodo risorse. Si ragiona su scambio BTp-anonimato per i capitali scudati
Il nodo restano, però, le risorse. Sul tavolo dei tecnici si studiano quindi le possibili coperture. E, oltre all'Ici per la Chiesa dopo le aperture del Vaticano, spunta anche - in alternativa al raddoppio del prelievo una tantum sui capitali scudati (dall'1,5% al 3%) - la sottoscrizione di BTp decennali con un tasso di interesse al 2,5%-3% per un valore pari all'importo del capitale rimpatriato per chi volesse continuare a mantenere l'anonimato. A riferire l'ipotesi è stato Bruno Tabacci (Terzo Polo) il quale avrebbe anche proposto al Tesoro di far pagare un'imposta maggiore, «tra il 3,5% e il 5%», sugli immobili scudati rispetto a quella che si dovrebbe pagare sui capitali.

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