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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 15:48.

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Italia verso la recessione, il peggio deve ancora venireItalia verso la recessione, il peggio deve ancora venire

L'economia italiana è su una brutta china? Aumenta la paura di una recessione in Italia, dopo la pubblicazione dei dati Istat che attestano un calo del Pil dello 0,2% nel terzo trimestre rispetto al secondo. "La terza economia dell'eurozona ha una performance al di sotto di quella dei vicini", osserva Il Financial Times. "E' un'avvisaglia di tempi più duri", avverte il Guardian. "Non è una sorpresa, ma c'è ampia ragione di preoccuparsi", commenta il Wall Street Journal.

La contrazione dell'economia segnala il "probabile" inizio della recessione, tra domanda interna più debole e nuove misure austerità, scrive il Financial Times sotto il titolo "L'Italia procede verso la recessione".

Secondo la definizione tecnica, c'è recessione quando la crescita è negativa per due trimestri consecutivi. E' la prima volta dal 2009 che la crescita italiana registra un calo. Rispetto all'anno precedente, il Pil del terzo trimestre è salito dello 0,2%. Sono risultati peggiori del previsto, nota il Ft: gli analisti prevedevano un calo dello 0,1% su base trimestrale e un aumento dello 0,5% su base annua.

L'Italia è andata peggio degli altri, sottolinea il quotidiano, che dà ampio risalto alla crescita britannica, inaspettatamente balzata nel terzo trimestre allo 0,6%. Nello stesso periodo, la crescita media dell'eurozona è stata dello 0,2%, in Germania dello 0,5% e in Francia dello 0,4%.
Per l'Italia, non c'è ottimismo. "Anche se il risultato è stato più debole di quanto ci si aspettava, i consumi privati hanno tenuto abbastanza bene", dicono gli analisti di Unicredit interpellati dal Ft. Ma aggiungono che "ciò non durerà" poiché il deterioramento della fiducia delle imprese e dei consumatori, a causa della crisi del debito sovrano, sommata alla stretta degli standard creditizi, "probabilmente colpirà la domanda interna a fine anno".

La Confindustria – ricorda il Ft - prevede una "profonda recessione" per l'anno prossimo (con un calo del Pil dell'1,6%). Il governo Monti prevede un calo del Pil dello 0,4 - 0,5% nel 2012 e crescita zero per il 2013. E ci si aspetta che la manovra da 30 miliardi, con aumenti di tasse e tagli di spesa, avrà un ulteriore effetto recessivo, come confermato dal governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

"L'economia italiana è calata dello 0,2%... alimentando timori di recessione nel gigante dell'eurozona", si legge sul sito web della Bbc.

"Ci aspettiamo che la contrazione del Pil italiano iniziata nel terzo trimestre continui e si aggravi nei prossimi due anni in Italia, mentre il nuovo governo applicherà una serie di misure d'austerità, le banche in Europa faranno ‘deleverage' e la fiducia delle imprese e dei consumatori continuerà a languire", dice alla Bbc Megan Greene di Roubini Global Economics.

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