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Questo articolo è stato pubblicato il 27 dicembre 2011 alle ore 18:18.

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Chi ha sempre pensato che il quoziente di intelligenza, il principale parametro per valutare l'abilità intellettiva, sia una stigmata genetica modificabile solo in minima parte dall'ambiente forse dovrà ripensarci. Basterebbe andare a scuola per un periodo lungo, e quindi arrivare a vertici più elevati nella piramide dell'istruzione, per migliorare il QI delle persone. Non solo: continuare a studiare nella tarda adolescenza porterebbe comunque dei vantaggi in termini di abilità cognitive.

Per la prima volta, dopo che alcune ricerche non avevano escluso un potenziale nesso causale tra anni passati tra i banchi e capacità intellettive pur senza giungere a conclusioni chiare, uno studio pare dimostrare numeri alla mano che non solo un rapporto esiste, ma anche che appare correlato con l'incremento progressivo del QI. A definire i potenziali effetti di questa "concausa" ambientale nella determinazione del grado di intelligenza è una ricerca realizzata dal Dipartimento di Statistica dell'Università di Oslo pubblicata sulla prestigiosa rivista dell'Accademia delle Scienza americana PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences).

L'indagine è stata realizzata in Norvegia da un team guidato da Tarin Galloway e Christian Brinch del Dipartimento di Economia dell'ateneo norvegese, che hanno potuto esaminare i dati relativi al QI di moltissimi uomini nati nel periodo 1950-1958, sulla scorta dei valori registrati alla visita militare. L'epoca di nascita non è stata scelta a caso: la riforma scolastica del Paese nordico dal 1955 ha infatti esteso l'obbligo di studi fino alle superiori, combattendo al contempo l'abbandono dalle aule.

Ebbene, per coloro che più sono rimasti a scuola a causa della riforma scolastica la media del Quoziente Intellettivo si è alzata di 0,6 punti rispetto a quanti non hanno avuto questa opportunità. Ma non basta. Ogni anno di scuola in più comporterebbe un ulteriore incremento di 3,7 punti nel QI. «Le abilità cognitive sono legate a una vasta gamma di fattori sociali ed economici – spiega Galloway. Gran parte della rilevanza dello studio deriva dal fatto che vi è stata qualche controversia relativa alla questione se l'istruzione ha un effetto indipendente sull'QI o se le persone con alto quoziente intellettivo sono indipendentemente in grado di raggiungere livelli più elevati di istruzione». Ovvero: anche se non si sa esattamente quale sia la causa e quale l'effetto di un ciclo scolastico prolungato, appare comunque fondamentale il valore il valore dell'istruzione anche nell'adolescenza più avanzata.

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