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Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2011 alle ore 08:13.

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Ma lui, il Cavaliere, rifiutò quella versione della crisi e rilasciò dichiarazioni spiazzanti che diventarono il titolo anche dei quotidiani esteri: «I consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, sugli aerei a fatica si trovano posti». A quella conferenza stampa Tremonti arrivò che Berlusconi aveva già cominciato a parlare e il gelo tra i due fu più che evidente. Inoltre, in quel vertice, scottava ancora il dossier sulle dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi dalla Bce, motivo di grave tensione con Sarkozy. Un summit spinoso tanto quanto spinose saranno le questioni interne che Berlusconi troverà al suo ritorno a Roma. Una maggioranza sfilacciata e un altro addio, quello di Gabriella Carlucci che passa all'Udc.
È il ministro dell'Interno, Roberto Maroni a lanciare l'allarme: «La maggioranza non c'è più, Berlusconi lasci prima della sfiducia». È il 7 novembre, quel giorno il Cavaliere riunisce ad Arcore i suoi figli e i più fidati collaboratori: accanto alla crisi dei Btp e della Borsa anche il titolo Mediaset ha perso il 42% e, in quei giorni, veniva quotato a 2,58, non troppo lontano da quel 2,1 che è stato il suo minimo storico. L'indomani diventa il giorno cruciale: siamo al voto sul rendiconto, con uno spread ai massimi (487) e una maggioranza ai minimi, quota 308. Con questi numeri Berlusconi va al Colle con la decisione di dimettersi subito dopo il via libera alla legge di stabilità. Nessuno, quel giorno, immaginava il colpo a sopresa di "re Giorgio". È la sera del 9 novembre quando le agenzie battono la notizia che Mario Monti è stato nominato senatore a vita dal Quirinale. Napolitano lo chiama mentre lui è a Berlino e in quella telefonata gli annuncia il percorso che lo porterà fino a Palazzo Chigi. Ma a tutti, non solo a lui, diventa ormai chiaro quale sarà il finale. Il 12 Berlusconi si dimette, la piazza festeggia tra mille polemiche, l'indomani arriva l'incarico a Monti.
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I MOMENTI CHIAVE
Consiglio Ue 23 ottobre
Alla conferenza stampa congiunta di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, una domanda di un giornalista sulla affidabilità del Governo Berlusconi suscita risatine e ammiccamenti tra i due. È il primo "caso" che marca le difficoltà dell'ex premier sulla scena europea e internazionale.
G20 Cannes
È l'ultimo vertice a cui partecipa Silvio Berlusconi, in quella sede viene deciso che il Fondo monetario manderà ispettori a Roma per controllare conti pubblici e rispetto degli accordi presi.
8 novembre: test maggioranza
In Parlamento si vota il rendiconto dello Stato (in alto Silvio Berlusconi) ma la maggioranza scende a 308 e lo spread tocca quota 487. Berlusconi decide che si dimetterà il 12 dopo il via libera alla legge di stabilità

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