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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2012 alle ore 16:02.

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Una delle difficoltà che ha dovuto affrontare la Commissione sul livellamento retributivo Italia-Europa, guidata dal presidente dell'Istat Enrico Giovannini, è stata quella di ottenere une media complessiva
degli stipendi dei parlamentari europei a causa della «struttura retributiva differente nei vari Paesi». Lo ricorda lo stesso presidente dell'Istat, Giovannini parlando ai microfoni del Gr1 delle 13 del rapporto redatto dalla commissione per il livellamento retributivo da lui presieduta che ha consegnato il rapporto elaborato su incarico del Governo. Il rapporto segnala che i parlamentari italiani hanno l'indennità mensile lorda più alta d'Europa, anche se poi il costo complessivo dei parlamentari di altri paesi (dalla Francia alla Germania) è più elevato. Difficile quindi non solo stabilire chi guadagna di più, ma anche elaborare una media.

Ci sono altri aspetti oltre alle indennità trattati in modo diverso dagli altri paesi
«Se si guarda solo alle indennità si può fare una media. Ma ci sono anche gli altri aspetti: le spese di rappresentanza, beni e servizi, tutti elementi trattati in modo diverso nei vari Paesi. È impossibile fare una media e mi domando anche se sia il criterio migliore» o se invece non conti raggiungere «un livello di spese» ragionevole e che rispetti «le leggi dei vari Paesi». Il presidente dell'Istat sottolinea anche come il lavoro di monitoraggio della commissione abbia riguardato, oltre a Camera e Senato, altre 29 istituzioni come «Province, Regioni e Corte costituzionale».

Schifani: deciderà il Consiglio di presidenza. Il rapporto non è stato ufficialmente trasmesso al Senato
Renato Schifani ha inviato il rapporto della commissione Giovannini sugli stipendi dei parlamentari ai capigruppo di Palazzo Madama, auspicando che essi discutano a facciano proposte. Queste saranno trasmesse al Consiglio di Presidenza, «unico organo deputato a discutere in tema di status del parlamentare». Schifani ha inviato una lettera a tutti i presidenti dei gruppi di Palazzo Madama, nella quale la seconda carica dello Stato ha rilevato il fatto che il documento della commissione Giovannini sugli stipendi dei parlamentari non è stato trasmesso in maniera ufficiale al
Senato da parte del Governo.

Gozi (Pd): basterebbe applicare il modello europeo a Camera e Senato
Per Sandro Gozi (Pd), «la media europea vera, nel rispetto della trasparenza, della riduzione dei costi e del rispetto della funzione parlamentare, è già stata fatta da anni al Parlamento europeo e basterebbe applicare il modello europeo a Camera e Senato».

Cazzola (pdl): il vero scandalo è la commissione di esperti
«Il solo motivo di scandalo del nuovo capitolo della telenovela dei trattamenti economici dei parlamentari italiani sta nel comportamento di una commissione di esperti che, nello stesso momento in cui dichiara di non averci capito nulla e chiede altri tre mesi per finire il proprio lavoro, rende noti dei dati incompleti e inattendibili che finiscono per alimentare unicamente la campagna demagogica e fascitoide sull'anticasta. Complimenti al prof. Giovannini: ora sappiamo che le statistiche ufficiali del paese sono riposte in buone mani», ha dichiarato Giuliano Cazzola, deputato del Pdl.

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