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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2012 alle ore 19:35.
L'ultima modifica è del 05 gennaio 2012 alle ore 12:47.

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Alla vigilia del bilaterale con Nicolas Sarkozy, il premier Mario Monti vola, a sorpresa, a Bruxelles. Non per incontrare i vertici europei, ma per un confronto con l'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci e i tecnici italiani al lavoro su dossier Ue. Il premier è arrivato poco prima delle 18 nella sua abitazione privata a Bruxelles e, ai giornalisti che gli chiedevano le ragioni della sua visita, ha risposto: «Io abito a Roma e a Bruxelles». Ad accoglierlo all'aeroporto è stato Nelli Feroci, che lo ha accompagnato fino a casa prima di lasciarlo. Intanto, da Napoli, dove sta trascorrendo qualche giorno di riposo, il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è tornato a manifestare la sua fiducia al Governo: l'Italia saprà dimostrare la sua affidabilità al cospetto dell'Europa.

Monti a Bruxelles per incontrare Nelli Feroci e tecnici italianial lavoro su dossier Ue
Del programma a Bruxelles del premier non si è saputo quasi nulla fino al tardo pomeriggio. Quando, da fonti del Governo, è emerso qualche dettaglio in più sui motivi della trasferta belga del premier: Monti è in contatto diretto con la diplomazia italiana che rappresenta il paese a Bruxelles per definire la linea da tenere nelle prossime settimane sulla messa a punto del "Patto di bilancio" e le decisioni per gestire la crisi finanziaria nell'Eurozona. Il premier ha avuto quindi un colloquio di lavoro con il rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione Europea, l'ambasciatore Nelli Feroci. Domani, ricordano infatti dalla presidenza del Consiglio, si riunirà il gruppo incaricato di studiare gli emendamenti sull'accordo a 26 siglato lo scorso dicembre e Nelli Feroci è il rappresentante italiano impegnato su questo dossier.

Nessun incontro del professore con i vertici della commissione e del Consiglio
Nessun contatto, invece, con i vertici Ue. «Non sono previsti incontri né con il presidente Josè Manuel Barroso né con il commissario Ue Olli Rehn», ha riferito il portavoce Olivier Bailly. Stessa cosa per quanto riguarda il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Nessuno di loro è a Bruxelles.

Istituzioni europee al lavoro a ranghi ridotti
Il viaggio di Monti ha inevitabilmente fatto subito pensare alla possibilità di decisioni straordinarie sul caso italiano, ma con il passare delle ore sono emerse le reali motivazioni del viaggio belga del professore. In questi giorni, poi, sia la commissione sia il Consiglio Ue lavorano a ranghi ridotti a causa della pausa delle festività di fine anno. Per altro non sono previsti appuntamenti riguardo alla gestione della crisi finanziaria nell'eurozona a livella tecnico. I soli "esperti" dei governi dell'eurozona stanno lavorando al progetto di trattato intergovernativo per il patto di bilancio. Ed è proprio con gli esperti che il premier ha voluto confrontarsi prima del bilaterale di domani in Francia.

Domani il pranzo a Parigi con Fillon
Tutti confermati intanto gli impegni a Parigi, dove il premier avrà un pranzo di lavoro con il primo ministro Francois Fillon all'hotel Matignon. Nel pomeriggio interverrà al convegno organizzato dal ministro dell'Industria, Eric Besson, e alle 17 avrà l'atteso incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy. La trasferta del professore arriva in una giornata nera per le borse europee, con lo spread che torna sopra quota 500 e Piazza Affari in netto calo, la peggiore nel Vecchio Continente per il secondo giorno consecutivo.

Napolitano: Italia più affidabile, Monti può dimostrarlo
Intanto, dal capoluogo campano, Napolitano "benedice" l'operato dell'esecutivo. «Monti ha tutti i titoli per poter porre all'Ue questioni che riguardano il modo di garantire rigore e crescita in Europa. Inoltre il decreto approvato dal Parlamento è la prova concreta di come l'Italia sia, anche dal punto di vista del debito pubblico, affidabile». L'agenda europea incombe: il 23 ci sarà l'Eurogruppo a Bruxelles, dove il premier presenzierà in qualità di ministro dell'Economia. Poi, il 30, è in programma il vertice Ue straordinario dedicato allo sviluppo.

Il capo dello Stato: vedremo proposte italiane al Consiglio Ue
Napolitano si dice certo che il professore riuscirà a convincere i partner europei della bontà del percorso approntato per il rilancio dell'economia, ma anche a fornire un contributo cruciale per rimettere in carreggiata il destino della moneta unica. «Mi pare che questo sia il senso delle dichiarazioni che il presidente Monti ha fatto - ha aggiunto Napolitano - poi vedremo quali sono esattamente le proposte del governo italiano al tavolo delle discussioni preparatorie del Consiglio europeo di fine gennaio».

Il Colle: sulle riforme c'è meno rassegnazione e più apertura
Il capo dello Stato ha quindi ricordato che Monti non compirà un solo tour europeo. «Ci sono varie puntate - ha detto - andrà a Parigi, poi tornerà a Roma per poi recarsi a Berlino». Da qui a fine mese, infatti, il professore sarà atteso da un calendario assai stringente di incontri: si parte venerdì in terra francese dove è in programma un doppio confronto con il premier Francois Fillon e il presidente Nicolas Sarkozy. Quanto ai possibili sviluppi interni Napolitano ha osservato che «rispetto a una fase precedente c'è meno rassegnazione all'impossibilitá di concrete riforme. C'è più apertura e ci sono contatti in corso - ha aggiunto Napolitano - che spero approdino a risultati in materia soprattutto di riforme istituzionali, regolamentari e anche qualcuna con implicazioni costituzionali».

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