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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2012 alle ore 17:08.
L'ultima modifica è del 06 gennaio 2012 alle ore 14:34.

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Servono decisioni rapide e concrete
Dopo l'incontro con Fillon, Monti ha detto che «servono decisioni rapide e concrete» per «far sparire sui mercati il rischio sulla permanenza dell'euro». L'Europa affronti «le politiche per la crescita finanziate dal disavanzo», ha detto il premier invitando «ad essere attenti ed evitare «il modello Penelope e cioè disfare di notte quello che si è fatto di giorno».

L'Italia lavora mano nella mano con Francia e Germania
«L'Italia lavora mano nella mano con la Francia, così come con la Germania, per proseguire insieme verso la costruzione europea, ha detto Monti. «L'intesa tra Francia e Italia non è soltanto su temi bilaterali ma - e ciò è particolarmente importante - su come costruire la costruzione europea e sulla sua governance è totale». Italia, Francia e Germania, ha sottolineato il premier, devono «aiutarsi» per «eliminare i dubbi che caratterizzano la zona euro quanto al suo futuro». Il premier italiano ha anche sottolineato come l'Italia, con le misure adottate a dicembre, abbia «fatto un passo molto importante per consolidare la sua situazione di bilancio»:

Monti alla Francia: non introdurre unilateralmente la Tobin tax
L'Italia ha esortato la Francia a non introdurre unilateralmente la Tobin tax sulle transazioni finanziarie. «È necessario - ha detto il premier Mario Monti nella sua visita a Parigi - che i diversi paesi non vadano da soli nell'applicazione di questa tassa. Credo in una prospettiva europea».

Entro due mesi un treno di riforma per raggiungere il pareggio
L'Italia, con l'ultima manovra, ha ricordato Monti, ha operato «uno sforzo senza pari» tra gli altri Paesi europei. È un Paese «che per corrispondere alle attese e non ai vincoli imposti dall'Europa con un'azione concentrata di disciplina di bilancio ha messo in opera riforme in vigore dal primo gennaio», ha detto Monti annunciando altre misure nel giro di due mesi. «Con questo treno di misure da approvare entro due mesi l'Italia viaggia verso un bilancio in pareggio nel 2013, sarà uno sforzo credo senza pari«, ha aggiunto Monti.

«Era giusto che lo facessimo, non era facile accettarlo. Ora gli italiani hanno bisogno di vedere che il quadro europeo evolva positivamente», ha concluso Monti. «Ora andiamo con determinazione verso l'obiettivo di un equilibrio di bilancio nel 2013. Ciò significa un'eccedenza primaria, cioè prima del pagamento degli interessi sul debito pubblico, che è un po' più del 5% del PIL, quindi un livello molto elevato». E ha aggiunto che «nella situazione attuale non basta più che ognuno faccia bene il suo lavoro in casa propria. È necessario rafforzare la credibilità della zona euro e io sono fiducioso».

Rafforzare la credibilità della zona euro
«L'Europa - ha detto Monti - si è dimostrata più debole di quanto pensavamo che fosse e questo in particolare per le difficoltà a fare fronte ad una crisi che non riguarda l'euro, ma riguarda gli aspetti finanziari e di bilancio pubblico di alcuni paesi».

Il rischio principale è la divisione
Il rischio principale della crisi in atto è che «il ritorno di pregiudizi tra Nord e Sud», di «incomprensioni e divisioni» all'interno dell'Europa. Monti ha ribadito la necessità di scongiurare i rischi di una divisione dell'Europa e indicato l'esigenza di agire rapidamente per superare la crisi.

Fillon: fra Italia e Francia identità di vedute
Tra Italia e Francia «c'é una identità di vedute quasi totale», ha detto il primo ministro francese François Fillon, aggiungendo di essere «molto grato a Monti per il lavoro eccezionale che sta facendo per restituire valore alla costruzione europea e all'Eurozona».

In Europa la crescita stenta e rischia di fermarsi
Prima dell'incontro all'Eliseo con Sarkozy, il premier italiano si è recato al convegno "Nuovo mondo". Al tema dell'Europa, ha detto il premier Monti, «ho dedicato gran parte della vita personale. Dopo essere stato impiegato nel cantiere dell'Europa, mi trovo ad operare nella costruzione dell'Europa, ma dentro un governo nazionale». Il presidente del Consiglio ha sottolineato che «in Europa la crescita stenta e rischia di fermarsi». E ha ricordato che l'Europa si trova «in questi anni ad essere contemporaneamente più forte e più debole e a vedere nella sua storia, più che mai, l'esito della propria sfida nelle proprie mani e non in quelle di altri».

A Parigi accompagnato dal ministro Moavero
Monti, dopo il blitz di ieri a Bruxelles per fare il punto sulle modifiche all'accordo "salva-euro", è accompagnato dal ministro per le Politiche europee, Enzo Moavero. Secondo il Financial Times, che riporta un'intervista del premier Monti a Le Figaro, il premier italiano potrebbe sostenere un embargo nell'importazione di petrolio dall'Iran in Unione europea solo se l'embargo sarà graduale ed escluderà i miliardi euro di debiti che l'Iran deve all'Eni.

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