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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2012 alle ore 12:38.

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Rivedere la pianta organica dei notai in ogni distretto, aumentando il numero dei professionisti e ripartendo in modo più equilibrato il numero delle pratiche. Obiettivo, aumentare in prospettiva la concorrenza nella categoria e diminuire così i costi per imprese e famiglie. Ampliamento della pianta organica che, per richiamare le parole di Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dovrà comunque essere «particolarmente rilevante». A oggi il numero di professionisti attivi in Italia è – secondo il Notariato – è di 5.779 unità, cifra che tiene conto della recente istituzione di 467 nuove sedi.

L'intervento del Governo sui notai dovrebbe essere comunque circoscritto alla crescita numerica della professione e non tocca i pilastri della funzione pubblica. Nella relazione dell'Antitrust inviata al premier Mario Monti e ai presidenti di Camera e Senato, l'Authority sottolinea «il ruolo di tutela di particolari e rilevanti interessi pubblici attribuito a tale categoria di professionisti». Ciò che non funziona e non è funzionato sinora, piuttosto, è la «non adeguata frequenza delle revisioni periodiche della pianta organica» che comporta tra l'altro l'effetto distorsivo per cui, «a fronte di un aumento considerevole dell'attività svolta dai notai in generale e da ciascuno di essi, in termini di numero di atti», non vi è «stato un effettivo adeguamento ed ampliamento» del numero di professionisti attivi.

Pertanto, vi è una concentrazione di lavoro e di reddito, che significa mancanza di "opportunità" per i cittadini. Nel mirino dell'Antitrust anche la scarsa frequenza dei concorsi per l'accesso alla professione e i tempi troppo lunghi per i relativi esiti. L'effetto combinato di questi fattori è «l'incidenza negativa sui costi delle famiglie e delle imprese».

Su tutti questi temi il Notariato si dichiara disponibile al dialogo: «Nessuna barricata, anche se la fotografia andrebbe integrata con il calo del 38% dei redditi negli ultimi quattro anni, legato alla crisi del mercato immobiliare e del mondo delle imprese».

(A.Gal.)

I VANTAGGI DEL CONSUMATORE
Maggiore scelta e tariffe più basse
Secondo l'Antitrust, l'aumento considerevole del numero dei notai - oggi fermi a 5.779 - consentirebbe un accesso più agevole ai servizi, la concorrenza tra professionisti e quindi anche l'applicazione di tariffe più basse

LA DIFESA DELLE CATEGORIE
In quattro anni perso un terzo del reddito
Il Notariato ha già recentemente ampliato la pianta organica (di quasi il 10 per cento) ed è comunque disponibile al dialogo. Ma sul versante redditi segnala che nell'ultimo quadriennio il calo di reddito della cetegoria ha raggiunto il 38 per cento

GRADO DI APERTURA
BASSO

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