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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2012 alle ore 12:29.

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Fuori farmacia i farmaci C con ricetta, fatti salvi i casi che impongono più cautele: stupefacenti, ricette non ripetibili, farmaci iniettabili, ormoni. Allargamento della pianta organica delle farmacie, riducendo il quorum sedi/abitanti e la distanza tra le sedi: gli esercizi sarebbero tra 2.500 e 7mila in più, a seconda delle opzioni.

Il tentativo, suggerito dall'Antitrust, di raddoppiare il vincolo della multititolarità di 4 farmacie per le società tra farmacisti. Niente più possibilità (o suo allentamento) di mantenere per 2 anni la titolarità della farmacia in attesa che un erede acquisisca la laurea. Il governo tiene alta la posta delle liberalizzazioni per le farmacie. Per tornare, con le debite correzioni, al testo originario del decreto salva-Italia cambiato dalla Camera.

Un tentativo, quello di Monti, che tuttavia deve fare i conti con i partiti. Il Pdl, soprattutto, ha ripetuto ieri che non accetterà penalizzazioni per le farmacie, chiedendo anzi di procedere con un Ddl, non per decreto. Mentre il Pd insiste per «liberalizzazioni vere». «Il sistema ha bisogno di un po' d'aria, il governo ha la volontà seria di dare meno rigidità al settore» contemperando le esigenze di tutti «senza stravolgere il sistema di dispensazione dei farmaci», ha detto ieri il ministro della Salute, Renato Balduzzi. Parole accolte con soddisfazione,per opposte ragioni, sia dalle farmacie che dai parafarmacisti, che sono stati ricevuti proprio ieri dal ministro.

Le parafarmacie rivendicano i farmaci con ricetta, chiedono almeno 7mila nuove farmacie (una ogni 2.500 abitanti), pronosticano risparmi di oltre 120 milioni per i cittadini, investimenti per 600-700 milioni e oltre 7mila nuovi assunti. Per i farmacisti titolari, invece, i farmaci con ricetta devono restare in farmacia, le nuove sedi potrebbero essere fino a 2.500 al massimo in più e vano accelerati i concorsi. E rilanciano: dateci anche i farmaci innovativi, che ora sono solo in ospedale, dai retrovirali agli anti tumorali ai farmaci contro l'Alzheimer.

(R. Tu.)

I VANTAGGI DEL CONSUMATORE
Sconti e più reperibilità
Co l decreto salva-Italia c'è la possibilità di praticare liberamente sconti sui farmaci C con obbligo di ricetta, purché esposti in modo leggibile , e dunque di avere più concorrenza. Un'altra opportunità per i cittadini sarebbe l'aumento degli esercizi cui rivolgersi.

LA DIFESA DELLE CATEGORIE
Rischio salute, no al consumismo delle coop
L'Italia sarebbe l'unica in Europa a consentire la vendita dei farmaci con ricetta fuori farmacia, afferma Federfarma. Che contesta: la misura non crea sviluppo ma sposta solo fatturati, con rischi alla salute favorendo il consumismo di coop e supermercati.

GRADO DI APERTURA
MEDIO

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