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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2012 alle ore 12:15.

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Le misure del governo per aumentare la concorrenza nel servizio taxi dovrebbero partire dalle indicazioni proposte qualche giorno fa dal presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella. Sono tre le strade da battere, secondo il Garante. La prima punta a includere questo servizio di trasporto pubblico tra le numerose attività per le quali il decreto "salva-Italia" ha previsto una liberalizzazione dell'organizzazione e dell'accesso con l'eliminazione dei controlli amministrativi ex-ante.

Seconda proposta: rimuovere le restrizioni alla multi-titolarità delle licenze dei taxi. Terzo punto: incentivare l'aumento del numero delle licenze, almeno nelle città dove l'offerta del servizio presenta più carenze, prevedendo adeguati meccanismi di "compensazione" per gli attuali titolari. In particolare, per rendere praticabile la riforma, l'Antitrust ha suggerito di assegnare ai taxisti una nuova licenza che potrebbe essere venduta. Si recupererebbe così la perdita di valore delle licenze già possedute e, allo stesso tempo, si otterrebbe un aumento dell'offerta del servizio di taxi (attualmente la categoria conta su 40mila licenze, escludendo le convenzioni familiari).

Ma il governo potrebbe andare oltre, fino a introdurre obblighi come quello, in caso di chiamata telefonica del taxi, di girare la chiamata alla macchina più vicina al cliente riducendo così tempi di attesa e costi. Come è avvenuto nel passato più o meno recente, quando altri governi hanno tentato di aumentare la concorrenza in questo servizio pubblico (anche su indicazione di precedenti presidenti dell'Antitrust) la categoria s'è subito mobilitata. Secondo i taxisti ovunque si è liberalizzato il servizio si è verificato un accaparramento delle licenze da parte di chi ha maggiori disponibilità di capitali, creando così una sorta di oligopolio che ha condizionato il mercato anziché liberalizzarlo. La controproposta dei taxisti punta su politiche volte al raggiungimento di una maggiore fluidità di circolazione dei mezzi pubblici per migliorare il servizio.

(D.Col.)

I VANTAGGI DEL CONSUMATORE
Più macchine, riduzione di tempi
Una maggiore liberalizzazione potrebbe far crescere il numero di taxi in circolazione, mentre una maggiore competizione potrebbe portare a un'introduzione delle tecnologie che migliorano il servizio, riducendo i tempi di attesa

LA DIFESA DELLE CATEGORIE
No a nuovi oligopoli
Ogni liberalizzazione in questo settore, rivendicano i taxisti, ha prodotto un accaparramento delle nuove licenze da parte di chi ha maggiori disponibilità di capitali, creando così una sorta di oligopolio che ha condizionato il mercato.

GRADO DI APERTURA
BASSO

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