La Giunta ha deciso: Laboccetta dovrà restituire quel pc che aveva sottratto al sequestro della Finanza

(LaPresse)

Il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta dovrà restituire il computer che aveva portato via durante una perquisizione a Roma della Gdf relativa all'inchiesta su un presunto finanziamento irregolare da parte di Bpm. La Giunta per le Autorizzazioni della Camera ha dato il via libera, ora si attende il voto dell'Aula. A favore hanno votato 11 componenti della giunta di Pd, Lega, Idv e Terzo Polo. Contrari gli otto esponenti di Pdl e Popolo e territorio. Assenti alla riunione sia Maurizio Turco dei radicali sia Jole Santelli del Pdl.

La vicenda risale allo scorso novembre: nell'ambito di un'inchiesta su presunti finanziamenti illeciti della Bpm alla società di gioco d'azzardo Atlantis/BPlus Gioco Legale, la Guardia di Finanza aveva perquisito a Roma degli uffici facenti capo a Francesco Corallo, amministratore delegato della società (nonché in passato «assistente parlamentare» dello stesso Laboccetta, come l'onorevole aveva dichiarato in una nota nel 2010). Le autorità volevano sequestrare anche un personal computer: Corallo si era però opposto, prima affermando che era di proprietà di una donna presente nell'appartamento in questione, poi opponendo una immunità diplomatica in qualità di ambasciatore Fao in un paese caraibico. Ruolo che la Farnesina, però, non aveva ancora convalidato, come risultato da un controllo.

In seguito, nell'appartamento era giunto Laboccetta, che aveva preso con sé il pc affermando che fosse suo e che l'aveva dimenticato lì dopo una cena. Comportamento giudicato molto singolare dalla stessa Gdf. In seguito la procura di Milano, alla quale fa capo l'inchiesta, aveva chiesto l'autorizzazione alla Giunta della Camera per chiedere che Laboccetta riconsegnasse il pc e proseguire così le indagini. Permesso che la Giunta, da parte sua, oggi ha concesso.

Laboccetta è un ex An, molto vicino in passato a Fini, confluito poi nel Pdl. E' stato procuratore della società Atlantis e attualmente è membro della Commissione Antimafia

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