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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2012 alle ore 17:06.

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Sei miliardi per la parziale estinzione dei vecchi debiti della Pa con i fornitori. Una «dote» che potrà essere spesa in parte per cassa in parte con l'assegnazione di titoli del debito pubblico se, a chiedere questa misura alternativa di pagamento, sarà il creditore. Slitta, invece, la norma che sanziona i futuri ritardi dei pagamenti della Pa alle imprese e che prevedeva l'introduzione di un «mora» dell'8%, da sommare ai tassi di interesse Bce, nei casi di saldi oltre il termine di 60 giorni.

Il pagamento di parte dei vecchi debiti dovrebbe realizzarsi utilizzando i fondi speciali sui residui passivi perenti di parte corrente e quelli in conto capitale. A decidere sul tipo di bond da utilizzare per l'estinzione dei vecchi debiti, solo per chi lo vorrà naturalmente, sarà il ministero dell'Economia e l'operazione non andrà comunque ad incrementare lo stock del debito pubblico visto che le assegnazioni non si tradurranno in nuove emissioni nette.

Il decreto prevede anche nuove responsabilità per i dirigenti incaricati alla tenuta del bilancio di ogni singola amministrazione. Per meglio pianificare i tempi di pagamento si potranno effettuare compensazioni di cassa su singoli capitoli di bilancio di ogni amministrazione mentre per le autorizzazioni di spesa pluriennali scatteranno vincoli stretti sulle spese non impegnate, con il loro definanziamento automatico dopo tre anni consecutivi di non utilizzo. Infine via libera a una centralizzazione temporanea (fino al 2014) dei controlli con la sospensione della tesoreria unica per gli enti soggetti a questo regime.

(D. Col.)


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