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Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2012 alle ore 18:40.

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Francesco Schettino (Ap)Francesco Schettino (Ap)

«Quando ho capito che la nave si stava inclinando ho preso e sono sceso». Lo ha detto il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino mentre veniva intercettato nella caserma dei carabinieri di Orbetello il 14 gennaio scorso, dopo il naufragio all'Isola del Giglio. Schettino ne stava parlando al telefono.

Raccontando sempre alla stessa persona, tale Albert, l'accaduto, Schettino aveva detto anche che «è tornato indietro per prendere la radio, poi è andato sul ponte, poi quando ha visto che la nave si inclinava si è recato sul ponte all'aperto per vedere se la nave si aggiustasse in mezzo agli scogli. Ha chiamato con il cellulare per non perdere la linea», poi quando ha capito che la nave si stava inclinando è sceso. Ora, disse, «mi trovo con la testa sotto e con le gambe all'aria senza sapere nulla».

Legambiente, oltre a olio combustibile emergenza è per rifiuti
Legambiente fa intanto sapere che oltre alla minaccia delle 2380 tonnellate di olio combustibile presenti nei serbatoi, anche le sostanze tossiche all'interno della nave rappresentano un agente inquinante di proporzioni significative in grado di aggredire la fauna e la flora marina dello stupendo mare del Giglio. «Le acque nere, le acque grigie, i rifiuti pericolosi, gli oli lubrificanti, i composti del cloro e dei metalli pesanti rappresentano, senza ombra di dubbio, un fattore di alto rischio ambientale», afferma Sebastiano Venneri, responsabile Mare dell'associazione ambientalista. Basti pensare che, secondo uno studio dell'Environmental Protection Agency (Epa) una nave da crociera molto più piccola della Concordia, produce in media in una settimana 800.000 litri di acque nere, 4.000.000 di litri di acque grigie e circa 95.000 litri di acqua di sentina con oli. Oltre a queste sostanze sono presenti all'interno della nave i rifiuti delle lavanderie, dei laboratori fotografici, detergenti, detersivi e prodotti chimici per la manutenzione della nave, le vernici e i liquidi contenuti negli accumulatori elettrici. Tutte sostanze che possono determinare una significativa contaminazione dell'ecosistema marino, molto fragile e delicato".

Governo stanzia cinque milioni per emergenza
Per affrontare lo stato di emergenza nazionale Il Consiglio dei ministri ha stanziato cinque milioni di euro. La cifra è indicata nel decreto del presidente del Consiglio Monti con il quale è stato nominato Franco Gabrielli quale commissario straordinario. Il Commissario potrà avvalersi - si legge nel decreto - dell'operato di sei unità tra personale militare e civile (che percepiranno 165 mila euro) a cui si aggiungeranno altre quattro unità con contratto di collaborazione per 126 mila euro di oneri su base annua.

Il10 febbraio udienza Riesame su ricorso Procura
Nel frattempo il Tribunale del riesame di Firenze ha fissato il prossimo 10 febbraio l'udienza per decidere sulla domanda di riesame presentata dalla Procura di Grosseto contro l'ordinanza del gip che ha fatto scarcerare il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Il gip non aveva convalidato il fermo in carcere disposto dalla stessa Procura di Grosseto e aveva invece applicato a Schettino la misura cautelare degli arresti domiciliari. È quanto si apprende a Grosseto.

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