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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2012 alle ore 14:11.

E ha accusato Obama di aver tradito la sua promessa elettorale di «di risanare» la crisi, con «la più bassa percentuale di americani che lavorano in decenni» e con «l'esplosione della spesa pubblica che ha aggiunto migliaia di miliardi a un debito già insostenibiledebito nazionale». Ha definito la strategia di Obama un esperimento fallito in «trickle down government», nel ruolo del governo di stimolare la crescita.
Quando si tratta del futuro economico, Obama ha tuttavia sottolineato anzitutto l'esempio di riscossa offerto del comparto dell'auto, dove le imprese salvate dall'intervento federale sono ormai tornate al successo a cominciare dalla General Motors, nuovamente «primo produttore di automobili al mondo». Ha dichiarato che «lo stato dell'Unione si sta rafforzando» e invitato le imprese americane a riportare in patria posti di lavoro. Per facilitare il ritorno ha offerto incentivi e sgravi sulle imposte, pagati attraverso la cancellazione di vantaggi per attività e profitti esteri delle imprese.

Il presidente, nel chiedere di fatto all'opinione pubblica di rinnovare la fiducia a una presidenza nata sotto le insegne del cambiamento e poi scossa dalla crisi, aveva altre frecce al suo arco. E la ha usate: ha vantato i recenti segnali di schiarita sul fronte di crescita e occupazione, soprattutto quando confrontati con l'Europa. Come ha rivendicato i successi in politica estera, l'uccisione di Osama bin Laden e il sostegno alla Primavera araba e alla caduta di Muhammar Gheddafi. La fine della guerra in Iraq, i primi ritiri di soldati dall'Afghanistan e le missioni militari antiterrorismo hanno figurato a più riprese nel suo discorso, per dimostrare il recupero di credibilità della leadership americana nel mondo. Ma anche per rafforzare, ancora una volta, il suo messaggio di politica domestica. Obama ha invitato i politici a seguire l'esempio di militari quali i commando che ha inviato a eliminare Osama bin Laden. Quando sono in missione, ha detto, mettono da parte le loro differenze per raggiungere il loro obiettivo. «Pensate cosa riusciremmo a realizzare se avessimo la stessa concentrazione sulla nostra missione», quella di rilanciare il paese.

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