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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2012 alle ore 15:31.

Mario Monti come Margaret Thatcher? Come la Lady di Ferro con lo sciopero dei minatori – nota l'Economist - anche il primo ministro italiano affronta una raffica di scioperi. Come nella Gran Bretagna di allora, anche in Italia sono in gioco le riforme. Ma le similitudini si fermano qui. La Thatcher cadde in seguito al suo "no, no, no" alla moneta unica, che provocò una ribellione Tory, ricorda il Financial Times, evocando per contrasto l'europeismo dell'Italia, che favorì il "grande salto" degli anni '80 verso l'integrazione europea. E ora, dopo due decenni di assenza – scrive il Ft - "l'Italia torna al centro della scena mondiale" e il destino dell'Europa "poggia sulle spalle di Monti".
Il fatto che due autorevoli giornali britannici (per un verso o per l'altro) tirino in ballo la Thatcher nel parlare di Monti fa intuire quanto, oltre Manica (ma non solo), ci sia la percezione di un governo italiano alle prese con sfide serie ed deciso ad affrontarle.
In un editoriale firmato da Philip Stephens e intitolato "L'Europa poggia sulle spalle di Monti", il Financial Times saluta il ritorno dell'Italia a un ruolo di rilievo in Europa e nel mondo. "L'Italia è tornata", esordisce l'articolo. "La tedesca Angela Merkel è al vertice del potere europeo. Il francese Nicolas Sarkozy può considerarsi il leader più energico del continente. Mario Monti è il più interessante. Dopo un'assenza durata un paio di decenni l'Italia è tornata in scena. Il destino di Monti potrebbe rivelarsi essere quello dell'Europa".
Stephens ricorda che presto Monti si incontrerà con Barack Obama e dall'annuncio più che caloroso fatto dalla Casa Bianca deduce che "Obama appoggia Monti fino in fondo, anche quando mette pressione sulla Merkel".
"C'è stato un tempo – afferma il Ft - in cui l'Italia aveva qualcosa da dire in Europa". Ha sostenuto "il grande balzo integrazionista degli anni '80". Il vertice di Milano del 1985 ha dato la spinta la mercato interno. Cinque anni dopo un vertice a Roma ha fissato il calendario dell'euro. E "per inciso" ciò ha fornito l'occasione per rovesciare Margaret Thatcher: il suo no all'euro ha causato la ribellione Tory. "Per quanto possa sembrare strano – ricorda Stephens - un tempo i conservatori britannici erano in gran parte pro-europei"
"L'era di Silvio Berlusconi ha messo fine all'influenza italiana", sottolinea il Financial Times. Anche se sempre ben accolto da Vladimir Putin, "Berlusconi era evitato dai colleghi europei", che lo consideravano come causa di "irritazione o imbarazzo". Monti, "un accademico serio con un piano serio", è "differente" sotto ogni aspetto. "Berlusconi – ricorda il Ft - prendeva in giro l'aspetto della signora Merkel. Monti parla con lei di economia".
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