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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2012 alle ore 16:10.

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Trenta condanne per associazione mafiosa per il cartello del trasporto dell'ortofrutta (LaPresse)Trenta condanne per associazione mafiosa per il cartello del trasporto dell'ortofrutta (LaPresse)

Doppia picconata, questa mattina, al «cartello» ideato da Casalesi e Cosa nostra per il controllo del trasporto dell'ortofrutta nel basso Lazio e in tutto il Sud Italia: nel giro di poche ore sono arrivate trenta condanne per associazione mafiosa, concorrenza illecita, armi e intestazione fittizia di beni, e sei nuovi arresti per reati analoghi.

Le manette sono scattate, tra gli altri, per il figlio del boss «Sandokan», Nicola Schiavone, e per il fratello di Totò Riina, Gaetano, nei cui confronti alcuni giorni fa il Tribunale del riesame di Napoli aveva annullato le precedenti misure di carcerazione perché il gip le aveva firmate copiando e incollando la richiesta della Procura antimafia di Napoli (pm Cesare Sirignano) senza alcuna valutazione critica circa le prove raccolte da magistrati e forze dell'ordine.

Scacco alla maxi-alleanza
Il gup Antonio Cairo ha inflitto il massimo della pena, 14 anni di reclusione, al capo dell'«ala commerciale» dei Casalesi, Costantino Pagano titolare della società «La Paganese», e tre anni ai fratelli Antonio e Massimo Antonino Sfraga, ritenuti legati al superlatitante Matteo Messina Denaro. Sarebbero stati proprio loro a garantire a Pagano il controllo esclusivo dei trasporti da e per la Sicilia occidentale in cambio dell'accesso privilegiato sui mercati campani e, soprattutto, su quello di Fondi (in provincia di Latina) con la contestuale estromissione di altri gruppi criminali.

Incontro al vertice (di camorra)
E proprio riguardo al controllo del mercato ortofrutticolo di Fondi, tra i più grandi d'Europa, il collaboratore di giustizia Francesco Cantone ha raccontato la richiesta rivolta da Nicola Schiavone all'allora latitante Michele Zagaria, nel corso di un summit: «Michele tu vuoi bene a mio padre?», avrebbe detto il rampollo del clan, «Allora devi volere bene anche a me! Lascia stare il mercato di Fondi perché è una cosa che me la vedo io».

Fra gli arrestati un segnalato nelle proteste dei "forconi"
Tra i sei arrestati di questa mattina, accusati di aver contrabbandato armi provenienti dall'est Europa grazie alla «Paganese», ci sarebbe anche uno dei soggetti segnalati nell'ambito delle proteste dei «forconi» in Sicilia.

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