Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2012 alle ore 13:21.

My24
Arturo ParisiArturo Parisi

Lo avevano lasciato intendere ieri e oggi i pm capitolini, che indagono sui 13 milioni di euro sottratti dall'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, hanno convocato in procura l'ex ministro Arturo Parisi. Secondo i magistrati, Lusi avrebbe sottratto dalle casse del partito per l'acquisto di alcuni immobili e per una serie di investimenti in Canada. Parisi, tra i fondatori della disciolta Margherita, è stato ascoltato per due ore come teste dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, e dal pm, Stefano Pesci, in quanto in passato, in varie occasioni e anche nel corso dell'assemblea del partito per l'approvazione del rendiconto 2010, lamentò l' "opacità" di alcune voci di bilancio, chiedendo senza esito chiarimenti.

Parisi sentito in procura
«Mi accorsi di alcune voci opache, somme consistenti in uscita», ha dichiarato nei giorni scorsi Parisi, aggiungendo che durante l'ultima assemblea della Margherita, convocata per approvare il bilancio, a maggio 2011, lui chiese «una sospensione ma venne rifiutata». All'epoca, ha ricordato l'esponente del Pd, «si decise di istituire una commissione di verifica, che si riunì una sola volta andando deserta». Parisi non sarà l'unico a essere sentito dai magistrati. In procura, infatti, saranno chiamati nei prossimi giorni anche gli ex Dl Enzo Carra e Renzo Lusetti dopo i due esposti per essere stati esclusi dalle assemblee convocate per approvare i rendiconti 2009-2010.

Lunedì il caso sul tavolo della commissione di garanzia del Pd
Ma intanto infuria la polemica politica, mentre il Pd si prepara a espellere il senatore, già messo alla porta dal gruppo di Palazzo Madama. Lunedì, infatti, si riunirà la commissione di garanzia del partito e potrebbe, questo almeno l'auspicio espresso da molti democratici, decidere di espellere l'ex tesoriere. Nei confronti del quale si moltiplicano le richieste di un passo indietro e di dimissioni dallo scranno occupato al Senato.

Rutelli: ci ha fregati tutti. Lanzillotta: vicenda orrenda
Tra gli esponenti dell'ex Margherita, poi, sale lo sgomento per una vicenda che crea imbarazzo e rispetto alla quale il leader di Api ed ex numero uno di Dl, Francesco Rutelli, marca le distanze. «Lui ha fregato noi e la nostra buona fede», ribadisce l'ex sindaco di Roma in una intervista a Repubblica. «Trovo la vicenda sconvolgente e orrenda - sottolinea l'ex ministro Linda Lanzillotta -. Non dubito della buona fede e dell'onestà dei dirigenti della Margherita, c'è stato però un eccesso di delega, quando si amministrano risorse collettive ci dovrebbero essere più controlli al di là delle relazioni fiduciarie».

Cesa: ora legge che regoli vita dei partiti
Intanto, però, si allarga in Parlamento il fronte dei favorevoli a una immediata revisione dei meccanismi di finanziamento dei partiti. «Nel mio partito abbiamo tre revisori dei conti presi dall'esterno, professionisti, che vigilano sul nostro amministratore - spiega il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, ai microfoni di "Unomattina" -. A luglio convoco un consiglio nazionale che discute del bilancio del partito». A giudizio dell'esponente centrista «è necessario fare una legge che regoli in maniera netta la vita dei partiti. Per quanto ci riguarda da un anno e mezzo abbiamo depositato al Senato una proposta di legge: se si vuole si può approvare in due settimane»

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi