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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2012 alle ore 15:19.

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Diverse centinaia di persone sarebbero state uccise ieri notte in un massiccio bombardamento di artiglieria effettuato dalle forze siriane ad Homs: un massacro orribile, l'hanno definito gli attivisti. Sono almeno 217 i civili uccisi, fra cui donne e bambini, secondo l'Osservatorio siriano dei diritti umani, mentre iil corrispondente della BBC in Siria, Paul Woods, parla di almeno 260 morti. Per la rete panaraba Al Arabiya, Il bilancio del massacro è di almeno 337 vittime e in tutta la Siria si sono contati 416 morti. Se il bilancio si rivelasse esatto, si tratterebbe della giornata più sanguinosa dall'inizio della rivolta anti-Assad nel marzo 2011.

Damasco dà la colpa ai terroristi
Il regime siriano, che da stamani smentiva le notizie del violento bombardamento su alcuni quartieri di Homs, accusa ora gruppi di terroristi armati di essere i responsabili del lancio di ordigni «in modo indiscriminato sui quartieri della città». In una «nota urgente» diffusa dall'agenzia ufficiale Sana, e attribuita a non meglio precisati «abitanti di Homs», si afferma: «I gruppi terroristi armati hanno sparato bombe in modo indiscriminato su numerose strade e quartieri in un'escalation metodica con lo scopo di uccidere cittadini e di alterare la realtà dei fatti».

Obama: Assad lasci
ll presidente americano Barack Obama ha condannato Damasco per il «terribile attacco contro la gente di Homs. Assad deve fermare la propria campagna contro la sua gente». Assad - aggiunge Obama in una nota - mostra «disprezzo per la vita umana e la dignità». Assad «deve lasciare subito e consentire una transizione democratica».

«Trenta anni dopo che suo padre ha massacrato decine di migliaia di innocenti siriani a Hama, Bashar al-Assad ha dimostrato un analogo disprezzo per la vita umana e la dignità. Ieri il governo di Damasco ha ucciso centinaia di siriani» - evidenzia Obama, secondo il quale «ogni governo ha la responsabilità di proteggere i propri cittadini e ogni governo che massacra la sua gente non merita di governare. La politica del regime siriano di mantenere il potere terrorizzando la propria gente indica solo la sua debolezza e il suo inevitabile collasso. Assad non ha diritto di guidare la Siria, ha perso legittimità con la sua gente e la comunità internazionale».

Si attende la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu discuterá oggi della risoluzione contro la Siria, malgrado la Russia abbia detto di «non poterla sostenere». Lo hanno confermato fonti diplomatiche al palazzo di Vetro.

Un consenso sulla risoluzione Onu contro la violenza in Siria potrà essere possibile se verrà adottato un «approccio costruttivo». Lo ha affermato al suo ritorno a Mosca da Monaco di Baviera, dove ha partecipato alla Conferenza Internazionale per la Sicurezza, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. «I nostri emendamenti non richiedono alcuno sforzo estremo», ha detto Lavrov al suo ritorno da Monaco di Baviera, dove ha incontrato il Segretario di Stato americano Hillary Clinton ore prima del voto previsto su una possibile risoluzione alla quale la Russia si oppone. «Se i nostri colleghi adottano un approccio costruttivo, avremo...una risoluzione collettiva del Consiglio di Sicurezza che sono certo tutti i Paesi, senza eccezione, firmeranno», ha detto Lavrov.

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